Marocchino “militante” spaccia droga con l’immagine di Che Guevara

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Che Guevara sulla droga. Adesso ci mancavano pure gli attivisti spacciatori. Non è un segreto per nessuno che la droga già negli anni Settanta si diffuse soprattutto grazie alla sinistra estrema, che la contrabbandava come simbolo di malintesa “libertà”. Ma poi all’ideologia si era sostituita la criminalità pura e semplice, e gli stupoefacenti hanno iniziato a non avere più confini  ideologici. Sempre fino a un certo punto, però. Ma adesso questo nuovo episodio fa riflettere. Non è neanche un segreto che gli immigrati, difesi dai centri sociali di sinistra, sono sempre più spesso spacciatori e corrieri della droga.

L’immagine di Che Guevara sui panetti della droga

Comunque, sui panetti di hashish che aveva nella sua auto c’era un adesivo raffigurante Che Guevara, il discusso dittatore cubano di origine argentina che fucilò moltissime persone nell’isola caraibica. In tutto, i carabinieri hanno sequestrato a un corriere marocchino un chilo e mezzo di droga, suddivisa in 15 pezzi da circa un etto l’uno, pronta per essere venduta sul mercato della zona di Ardea e del litorale a sud di Roma. Il controllo nei confronti dell’uomo, un 36enne, è scattato dopo che da tempo i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Anzio lo tenevano d’occhio.

Il marocchino beccato ad Ardea

Secondo la ricostruzione degli investigatori, durante l’ispezione, in lungomare degli Ardeatini ad Ardea, il corriere ha cercato invano di scappare, abbandonando l’auto sul posto e tentando di disfarsi della droga. L’uomo è invece stato rintracciato e arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Non è noto se il marocchino sia regolare o irregolare né se abbia o meno precedenti di traffico degli stupefacenti. E soprattutto non si saprà se, dopo la eventuale condanna del tribunale, verrà espulso oppure resterà in Italia pronto a ricominciare.