Maroni attacca Salvini: “Alla Lega serve un nuovo leader. So pure chi è, ma non lo dico”

Maroni Salvini

“Ora si parla di un congresso straordinario della Lega. Ci vuole. Io saprei chi eleggere come nuovo segretario. Ma per adesso non faccio nomi”: lo scrive Roberto Maroni in un intervento pubblicato sul Foglio, attaccando la segreteria di Matteo Salvini.

Lo scontro tra i due ex ministri dell’Interno della Lega ha raggiunto l’apice in queste ore con l’intervento di Maroni che incorona Meloni: “Adesso la Meloni riceverà di certo dal presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo governo”. Per l’ex governatore della Lombardia, “una doppia maggioranza in Parlamento abbatte ogni possibile ostacolo sulla strada della Meloni verso Palazzo Chigi. Il risultato sotto le aspettative della lista centrista di Renzi e Calenda non lascia dubbi: il centrodestra non avrà bisogno di altri voti in Parlamento. Un dato è certo: la distanza tra le due coalizioni è abissale, mai sotto i 15 punti.

La soglia psicologica del 10% non raggiunto dalla Lega – con il leader che aveva detto che avrebbe voluto almeno confermare il quasi 18, delle scorse elezioni politiche, quelle del 2018 – ha messo sottosopra il mondo leghista. Le chat del partito sono “silenziate”, con pochi che ci mettono la faccia. Ex leghisti di primo piano, come Roberto Castelli, già ministro della Giustizia scuotono la testa: “Aspettiamo di vedere i dati dei territori, del nord”, ma di certo “ora serve il congresso, un confronto nella sede appropriata”, dice all’AdnKronos.

Salvini non replica a Maroni e propone “Bossi senatore a vita”

Per ora Salvini guarda al 13 ottobre: “Si convocheranno le Camere e si governerà” con “Giorgia che è stata brava”, dice il leader leghista. “Con lei ci sentiremo già oggi per ragionare presto e bene del prossimo governo”, fa sapere Salvini. Nel frattempo cerca di smussare le polemiche con Berlusconi: “Ho chiamato Silvio e gli ho detto ti voglio bene. Lui m’ha detto ‘sono stato frainteso pensavo all’opposizione’. Il mio rapporto non politico, di affetto, con Silvio Berlusconi non può essere messo a rischio da nessuno”. Salvini si rivolge infine alla leader del centrodestra, ‘certificata’ dalla valanga di voti presa da Fdi: “Conto di avere un rapporto anche sempre più saldo con Giorgia Meloni, abbiamo culture differenti, abbiamo origini differenti, abbiamo tradizioni politiche differenti, però adesso abbiamo un impegno sacro con gli italiani e guai a chi viene meno alla parola data e quindi abbiamo il dovere e avremo il piacere di governare insieme per cinque anni”.

In queste ore, Salvini preferisce commentare la mancata elezione del fondatore della Lega, Umberto Bossi. “Bossi senatore a vita? Sarebbe il giusto riconoscimento dopo trentacinque anni al servizio della Lega e del Paese. Porterò avanti personalmente, sicuramente con l’appoggio non solo della Lega ma di tantissimi italiani, questa proposta”.