Massimo Bochicchio, sulla morte del broker spunta l’istigazione al suicidio

La morte del broker Massimo Bochicchio è ancora avvolta nel mistero. La dinamica è chiara, l’uomo si è schiantato con la sua potente moto BMW andando a sbattere violentemente sullo spartitraffico della Salaria. All’altezza dell’aeroporto dell’Urbe. Morendo sul colpo, mentre il veicolo su cui viaggiava ha preso fuoco. Bochicchio era un personaggio estroso e carismatico, abituato alla bella vita. E aveva gestito tanti soldi, anche per vip del mondo dello spettacolo e del calcio. Tra i quali anche Marcello Lippi ed Antonio Conte, per intenderci. Ma ultimamente, era agli arresti domiciliari. Con un processo che sarebbe cominciato proprio lunedì prossimo. Gravi le accuse contro il broker, che avrebbe dovuto rispondere di diverse ipotesi di reato. Tra le quali appropriazione indebita e truffa. Infatti, molti dei denari che gestiva con investimenti giudicati sicuri, sarebbero spariti. Una somma enorme, di circa 10 milioni di euro. Ed è su questi elementi, che adesso si vuole fare linea luce. Per capire cosa sia successo davvero pochi istanti prima dell’incidente. Bochicchio poteva uscire di casa, nonostante le restrizioni. Per curarsi il diabete, di cui soffriva. Al massimo per due ore al giorno. Ma chi aveva incontrato, la mattina prima di morire? Dov’era andato? Queste alcune delle domande sulle quali indagano gli inquirenti. Mentre i caschi bianchi del III Gruppo della Polizia locale di Roma capitale hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza. Attive sul muro di cinta dell’aeroporto. Che insieme ad altre testimonianze, potrebbero essere preziose per risolvere questo giallo.

Il test del Dna conferma: il corpo carbonizzato è di Bochicchio. Dall’autopsia nuovi dettagli sulla morte

Bochicchio potrebbe essersi suicidato

L’ipotesi che più sta prendendo piede per la morte di Bochicchio, è quella del suicidio. Dopo che le analisi del DNA hanno confermato che il corpo irriconoscibile e carbonizzato era proprio quello del broker. Infatti, alcuni automobilisti che passavano nello stesso istante del sinistro su quel tratti della Salaria, hanno tutti reso identiche testimonianze. Riferendo di aver visto la moto deviare all’improvviso e bruscamente, senza un motivo apparente, contro lo spartitraffico. Certo, potrebbe essersi trattato di un malore improvviso. Ma le prime risultanze dell’autopsia, avrebbero escluso ictus o infarto. O potrebbe essersi inserito un guasto tecnico del mezzo. Che adesso è sottoposto a perizia. Ma l’attenzione di chi indaga, si sta decisamente soffermando verso un’altra ipotesi. Che Massimo Bochicchio abbia deciso di togliersi la vita. Magari in vista del processo. O dopo aver parlato con qualcuno. Ecco perché adesso sono al vaglio i suoi ultimi spostamenti. Le telefonate, il gps. Per capire dove l’uomo fosse andato, quella mattina. E se qualcuno magari lo avesse convinto della necessità di farla finita.