Massimo Giletti, ora è lui il nuovo nemico pubblico dei grillini

Adesso sembra proprio che sia la volta di Massimo Giletti. Qualche mese fa si sarebbe parlato di fuoco amico ma ora il popolare giornalista e conduttore della trasmissione televisiva Non è L’Arena su LA7 ha scalato molte gerarchie. Nella speciale classifica dei nemici della gloriosa rivoluzione a cinque stelle. Sua grande colpa, quella di aver espresso dubbi sempre più rilevanti sull’azione del governo rosso giallo. E ultimamente di aver attaccato la politica del ministro Bonafede. Il potentissimo Guardasigilli e capo delegazione del Movimento Cinque Stelle è evidentemente un nuovo intoccabile. Perchè  appena dopo lo sfogo di Giletti le cose per lui sono cambiate. Io non capisco un governo che insegue con i droni i cittadini che vanno a farsi una corsetta e lascia uscire indisturbati i boss della mafia, aveva affermato in diretta televisiva Giletti. Chiari i riferimenti al tanto discusso provvedimento che ha consentito gli arresti domiciliari anche per alcuni pericolosi boss. Nel timore che in carcere potessero contrarre il coronavirus. Scelta che ha costretto lo stesso Bonafede a difendersi da ben due mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni di centrodestra e da Più Europa alla camera dei Deputati. Ma da quello sfogo televisivo per Massimo Giletti sono comunicati i guai. Insulti sulla rete. Dubbi sulla sua professionalità. Minacce.

E ora, il Fatto Quotidiano fa lo scoop. Il conduttore avrebbe preso una parcella di 5 mila euro nel 2005 dalla Regione Calabria per girare uno spot contro gli incendi. E allora? Lo scandalo dov’è, siccome non dice signorsì al potere Giletti non ha diritto di lavorare?

Giletti: adesso è Bonafede a dover dire chi gli impose il no a Di Matteo

Il Fatto Quotidiano contro Massimo Giletti. Nel 2005 ha preso 5 mila euro per girare una pubblicità. E allora?

Il Fatto Quotidiano adesso va all’assalto di Massimo Giletti. Non è piaciuto il suo sfogo a Non è L’Arena contro il ministro della Giustizia Bonafede. E alcune critiche sullo stato di abbandono della città di Roma rivolte dal popolare conduttore televisivo contro la Raggi. Così l’ex amico Massimo sta diventando rapidamente il nemico numero uno. Con l’aggravante del sospetto tradimento. Allora si muove la potente macchina dell’inchiesta del grillismo militante. Che ovviamente non dice nulla sul presunto scandalo del maxi appalto delle mascherine che arriva a lambire il vice ministro della salute Pierpaolo Sileri. E si mette a caccia delle nefandezze che il povero Giletti avrebbe compiuto nella sua vita. Ma siccome evidentemente il bravo conduttore di Non è L’Arena è anche una persona per bene quelli del Fatto non trovano niente. Altrimenti non si sarebbero ridotti a riproporre una vicenda che di scandaloso non ha nulla. Siamo nel 2005, e il giornalista avrebbe girato uno spot per la Regione Calabria. Inutile, come riporta testualmente il quotidiano di Marco Travaglio. Per dire stop agli incendi. Cinquemila euro di soldi pubblici, ecco come si comporta Giletti. Ma per favore, non fateci ridere. Facendo il calcolo per bene, il giornalista si sarebbe messo in tasca la bellezza di trenta euro al mese. Un caffè al giorno per girare una pubblicità istituzionale, che vergogna!

Giletti era abbronzato e con i capelli neri. E ha girato uno spot per una Regione di centro destra. Siamo all’inquisizione

Giletti nel 2005 era un uomo abbronzato e con i capelli neri. Lontano come immagine dal giornalista che oggi conduce Non è L’Arena. Bacchettando il malcostume dilagante nella nostra società, i cattivi politici e i potenti di turno. E avrebbe girato uno spot a pagamento per la Regione Calabria. Un messaggio istituzionale, contro il pericolo degli incendi. Cinquemila euro di denaro pubblico, tuona il Fatto Quotidiano. E scusate, siccome Giletti era più giovane non aveva diritto a lavorare? E se aveva preso un po’ di  sole al mare, allora è condannabile? Ma si sa, per l’ex amico diventato nemico non c’è pietà. E abbiamo l’impressione che il tritacarne mediatico per il conduttore di Non è L’Arena sia appena cominciato. Ma conoscendone il carattere, non crediamo che Giletti  si farà cosi facilmente intimorire. E sicuramente nella sua trasmissione ne vedremo ancora delle belle.

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