Salvini: “Case popolari agli italiani” e l’assessore urla al razzismo

Salvini case popolari

Che vergogna l’assessore di Gualtieri che parla di razzismo se Salvini dice che le case popolari vanno date prima agli italiani. Proprio così, Tobia Zevi, nominato dal sindaco di Roma a occuparsi del patrimonio comunale, si è messo in testa di mettere sotto accusa il capo della Lega per aver detto quello che molti pensano.

Salvini è andato ad Ostia a presentare i candidati della Lega alle elezioni politiche e a parlare di politica e programmi. Con molta chiarezza.

Salvini: “Case popolari agli italiani”

E ha detto, tra l’altro, riferendosi a coloro che sostengono di non votare “perché la politica è lontana dalle persone”:“Non si rendono conto che poi è la politica a decidere quando vai in pensione – queste le parole di Salvinidavanti al pubblico presente – è la politica che decide quante tasse paghi e a chi assegnare le case popolari a Ostia. In questo momento di crisi, la Lega fa una scelta precisa: prima vengono gli italiani e poi il resto del mondo”.

La frase è stata sufficiente a scatenare la reazione di Zevi, che evidentemente considera le case popolari come roba sua. Straparla di razzismo l’assessore, sperando di suscitare una reazione spropositata che invece non c’è, lasciandolo strillare solo. Perché quello di Zevi è un infortunio clamoroso: se proprio si deve scomodare il razzismo, quando si parla di case popolari, è proprio al contrario. Perché sono gli italiani a doversi mettere in fila di fronte agli stranieri che le ottengono sempre prima di tutti.

Ma l’assessore vive sulla Luna

È storia delle nostre città – e non solo a Roma – e fa bene la Lega a sollevare il problema.

Zevi, al pari del suo sindaco, pare vivere sulla Luna più che a Roma. Mostra di non conoscere la drammatica realtà delle periferie metropolitane, dove sono i cittadini italiani a sopportare le ingiustizie sociali. Ma il Comune preferisce abbandonarli al loro destino.