Maurizio Battista contro il Comune di Roma: “È pericolosa la sosta selvaggia di monopattini e bici, svegliatevi”

Maurizio Battista, foto profilo

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Roma, monopattini e bici elettriche appoggiate di traverso sui marciapiedi, abbandonate sulle strisce pedonali o in mezzo alle piazzole di sosta. È questo il panorama che il comico romano Maurizio Battista documenta ormai da settimane nel suo quartiere, San Giovanni, trasformandosi in cronista del degrado urbano. Il bersaglio delle sue denunce è il Comune di Roma. Accusato di aver autorizzato lo sharing senza aver predisposto regole chiare e punti di raccolta obbligatori. Il risultato, denuncia Battista, è una città già caotica che viene ulteriormente appesantita da ostacoli improvvisi lungo i percorsi di pedoni, anziani, bambini e persone con mobilità ridotta.

Maurizio Battista: “Chi li ha autorizzati doveva organizzare anche i punti di raccolta”

Al centro delle critiche c’è il nodo delle responsabilità. Battista lo dice senza giri di parole. Chi ha permesso a monopattini e bici di invadere la città doveva prima pensare a come farli parcheggiare in modo ordinato. Nei video pubblicati sui social, il comico chiede al Campidoglio di indicare “tre, quattro, cinque nomi” di chi ha firmato autorizzazioni senza pretendere regole chiare sulla sosta. Il punto, sottolinea, non è lo strumento in sé, ma la gestione. Un mezzo lasciato “dove capita” diventa un intralcio per la popolazione e, in molti casi, un pericolo concreto.

Sicurezza dei pedoni e caos sui marciapiedi, la versione di Maurizio Battista

Le immagini raccolte da Battista raccontano una città in cui il pedone è costretto a fare lo slalom tra “pezzi di ferro” lasciati di traverso sui marciapiedi. Il problema non è solo estetico, ma di sicurezza. Un monopattino abbandonato sulle strisce può impedire il passaggio di un passeggino o costringere un anziano a scendere in carreggiata. In una capitale già congestionata dal traffico e dalle doppie file, la sosta selvaggia dei mezzi in sharing si trasforma in un elemento di ulteriore disordine. Disordine che rende più complicata la vita a chi si muove a piedi o con i mezzi pubblici.

Le voci dei cittadini: “Così è un pericolo per tutti”

Alle segnalazioni di Battista si sommano quelle di tanti residenti. C’è chi denuncia monopattini e bici guidati contromano, chi segnala attraversamenti occupati, chi ricorda come il casco non sia obbligatorio e i mezzi vengano usati in modo disinvolto. In molti parlano apertamente di “inciviltà” e chiedono regole semplici ma applicate davvero. Aree di sosta vincolate, controlli più frequenti, multe effettive per chi lascia il mezzo dove non dovrebbe. Il tema è condiviso anche da chi sottolinea altri problemi, come le auto in doppia fila che ostacolano i mezzi di soccorso. In tutti i casi, l’assenza di controlli e di organizzazione colpisce gli utenti più deboli della strada.

“Il Comune deve semplificare la vita, non complicarla”

Per Battista la questione è di buon senso e di amministrazione. Il Comune, sostiene, dovrebbe aiutare il cittadino a muoversi meglio, non costringerlo a convivere con ostacoli evitabili. La proposta è chiara: i mezzi vanno presi in un punto e riportati in un punto di raccolta, altrimenti il noleggio deve continuare e non può chiudersi con un parcheggio selvaggio. Non si tratta di “massimi sistemi”, insiste il comico, ma di responsabilità concreta: vedere monopattini lasciati sulle strisce “sotto casa” significa che qualcuno non ha voluto guardare. Da qui l’appello finale al Campidoglio: «Comune di Roma, sveglia!».