Il compagno Buschini si tiene i rifiuti ciociari e il malloppo mensile

Buschini rifiuti

È come se nel Lazio venisse abolita la legge Severino grazie alla fantastica performance dell’ex assessore ai rifiuti Mauro Buschini (l’esponente Pd nella foto sorridente con Zingaretti). Almeno nella parte in cui impedisce agli amministratori locali di rivestire incarichi nello stesso ente nei due anni successivi al mandato.

È nota la polemica sugli Egato. Sono gli enti di gestione dei rifiuti divisi tra le varie province. La regione Lazio ha istituito questi carrozzoni, ciascuno per territorio, da far governare a presidenti e consigli direttivi.

Buschini si gode i rifiuti ciociari

Con prebende niente male: 8000 superlativi euro al mese per i presidenti, 4000 per i membri dei consigli direttivi. Certo, lontane dal Qatar, ma quattrini, sia pure lordi ma che aiutano comunque  a superare il costo della vita.

A quella cifra si è arrivati grazie ad un emendamento in aula dei consiglieri cinquestelle Porrello e Pernarella. Da applausi.Sono loro gli artefici di quella che, politicamente parlando, viene definita “una porcata”, scrive il ben informato sito Etruria news.

La polemica esplosa alla vigilia delle nomine, che si stavano facendo in questi giorni, è stata durissima, al punto che il presidente vicario Daniele Leodori – che fa le veci di Zingaretti in questa fase – ha revocato tutte le assemblee dei sindaci che dovevano nominare gli Egato.

Salvo una, quella già svolta di Frosinone. Lì è stato già nominato presidente il consigliere regionale Buschini e il malloppo per la gestione dei rifiuti non glielo toglie nessuno.

E i due anni della legge Severino? Fatta la legge trovato l’inganno. Dicono i suoi compagni: ma Buschini non è decaduto, è solo in carica come consigliere, quindi non c’è incompatibilità. Una specie di imbroglio, dunque, che rischia una qualche sanzione se la magistratura se ne interesserà. E se non accade, Buschini si terrà un vero e proprio reddito di militanza… Dimettersi? Manco per niente.

Chi pagherà? Semplice, i cittadini del Lazio. Ai sindaci non resterà che aumentare ancora la Tari per pagare gli stipendi ai nominati dalla politica. In effetti, ha ragione chi afferma che i rifiuti producono ricchezza. Per i più fortunati.