Meloni anche al mercato Trionfale per Maurizio Leo (video)

Leo Meloni

Domenica primo marzo è “una occasione irripetibile, si può dare una spallatina al governo, perché se non viene eletto il ministro dell’Economia del governo il segnale è molto chiaro, ma anche una spallatina alla giunta Raggi, lo vedremo dal risultato dei Cinque Stelle”. Così Giorgia Meloni, durante una diretta dal mercato Trionfale, in compagnia del candidato del centrodestra, alle suppletive di Roma, Maurizio Leo.

Leo, ricorda Meloni, è “l’inventore della tassa piatta del 15% sui redditi incrementali. Oltre che di tante altre battaglie in difesa delle Pmi, del commercio, e di chi vuole lavorare” .

La competenza di Leo

E che la competenza di Leo sia indubbia lo testimonia anche quanto dichiarato ieri all’assemblea dei commercialisti, dove la Meloni ha ricevuto un’accoglienza trionfale.

“Per il governo raggiungere gli obiettivi annunciati della lotta all’evasione sarà molto arduo. Le agenzie fiscali sulla carta dovranno recuperare nel 2020 oltre 17 miliardi dalla lotta all’evasione. Ritengo che l’operazione sia molto complessa perché l’ ammontare massimo del recupero risale a quando si ricorse alla volontary disclosure per ottenere risorse aggiuntive, volontary disclosure di cui quest’anno non ci si potrà avvalere”. Lo ha detto lo stesso Leo, a margine degli Stati Generali delle Professioni dei dottori commercialisti e degli esperti contabili in corso oggi a Roma, al centro congressi la Nuvola.

Basta vessazioni

“Inoltre le agenzie fiscali non hanno ancora il comitato di gestione.
Questo vuol dire che è come se fossero società di capitali senza consiglio di amministrazione, quindi non in grado di poter gestire efficacemente l’operatività – aggiunge Leo – . Inoltre i meccanismi delle compensazioni e l’inasprimento degli adempimenti per gli appalti, come ha detto oggi giustamente Giorgia Meloni nel suo intervento agli Stati Generali delle Professioni dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, non semplificano i rapporti con i contribuenti e rendono il fisco sempre più oppressivo”.

Gualtieri certo non avrà la stessa possibilità di esprimere concetti simili. Perché è il ministro delegato alle vessazioni.