Morto sui Monti Lucretili: chi era Enrico Chiarot. L’ultimo video prima del malore fatale

Marco Chiarot

È stato trovato il corpo senza vita di Enrico Chiarot, l’escursionista e guida ambientale, disperso da mercoledi’ nella zona di San Polo dei Cavalieri, nel Parco Regionale dei Monti Lucretili, in provincia di Roma. Chiarot, 55 anni, residente a Roma, è stato rintracciato grazie a un sistema di localizzazione telefonica installato a bordo di un elicottero della Guardia di Finanza. La zona del ritrovamento, comunica il Soccorso alpino e speleologico del Lazio in una nota, è quella di Conventillo ai piedi del Monte Morra.

L’ultimo video di Enrico Chiarot

Colto da un malore fatale sui Monti Lucretili

Una volta raggiunto dalle squadre e dai medici del Cnsas ne è stato purtroppo constatato il decesso causato probabilmente da un sopraggiunto malore. Il recupero della salma è ancora in corso viste le difficoltà del terreno presentate dalla zona del ritrovamento. Tramite un centro di coordinamento installato sul posto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lazio, sono state organizzate le squadre di ricerca che hanno percorso i diversi sentieri del Parco per cercare di individuare il disperso. Impegnati attivamente nelle operazioni di ricerca oltre quaranta operatori del Corpo Nazionale Alpino e Speleologico Lazio coadiuvati dalle unità cinofile molecolari. Sul posto, insieme agli operatori del Cnsas, gli uomini e gli elicotteri della Guardia di Finanza, i Carabinieri, i nuclei Saf dei Vigili del Fuoco, le Associazioni di Protezione Civile e i Guardiaparco.

Il lutto della Lagap

Su Facebook, Marco Fazion, coordinatore nazionale della Lagap, esprime il dolore della Libera Associazione Guide Ambientali-escursionistiche Professioniste. “Il nostro collega e socio, Enrico Chiarot – scrive Fazion – ha trovato la morte, probabilmente per un malore, sui Monti Lucretili, in quei boschi cui aveva dedicato, negli anni, tanta passione e lavoro. Agronomo fitopatologo e studioso della fauna selvatica, si trovava, come quasi tutti i giorni, in montagna da solo per lavoro. E’ successo qualcosa, ha potuto dare l’allarme, poi più nulla. Abbiamo atteso, per divulgare la notizia, ormai certa dalla tarda serata di ieri, che i familiari fossero avvertiti. Ci sarà il tempo per i comunicati ufficiali, per la ricostruzione di quanto accaduto, per i necrologi. Al momento, avendo personalmente conosciuto ed apprezzato Enrico, la sua preparazione, la sua affidabilità e le sue doti umane, veramente, non trovo parole all’idea che non lo potremo più rivedere e resta soltanto l’amaro in bocca per un amico morto da solo, a dispetto di tutti gli sforzi profusi dai soccorritori, in un bosco a un passo da Roma”.