Nella giornata mondiale della sicurezza sul lavoro muore un operaio dentro alla Farnesina

Un operaio di 39 anni. Ecco chi è l’ultima vittima sul lavoro di oggi a Roma. Fabio Palotti, 39 anni e padre di una bimba, è deceduto mentre stava manutenendo l’ascensore del palazzo della Farnesina, sede del ministero degli affari esteri. Quindi anche in un luogo istituzionale. È la seconda vittima di un incidente sul lavoro nella capitale in poche ore. Dopo il dramma di Bernardino Passacantili, che ha perso la vita ieri mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un palazzo al civico 3 di via Toscana, a due passi da via Veneto.

Bernardino Passacantili, ecco chi è l’operaio morto ieri a Roma

La morte di Fabio Palotti nella giornata mondiale della sicurezza sul lavoro

L’incidente di oggi è avvenuto alle 8:30, proprio nella giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro. In piazzale della Farnesina, oltre personale medico del 118 che non ha potuto fare altro che appurare il decesso della vittima, anche i vigili del fuoco con le squadre Saf e Usar per recuperare il corpo e mettere in sicurezza la zona. Ad indagare sul caso i carabinieri della compagnia Trionfale, mentre per i rilievi la VII sezione di via in Selci.

A dare l’allarme sono stati altri colleghi di lavoro e anche alcuni impiegati che avrebbero udito le grida di Fabio Palotti. Sul luogo della tragedia si sono recati anche gli ispettori del lavoro e la Asl di zona, l’obiettivo sarà quello di verificare il rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro.

Il commento dei sindacati. Assurdo, era anche al lavoro in un palazzo delle istituzioni

Sul caso sono intervenuti i sindacalisti Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Armando Valiani, segretario regionale Ugl Lazio. “L’incidente mortale non è avvenuto in un cantiere edile abusivo in una delle nostre periferie, tanto meno in un’azienda agricola che sfrutta la manovalanza extracomunitaria. O in una fabbrica in cui il profitto è più importante della sicurezza. Bensì  all’interno di un Ministero di Roma che, nell’immaginario collettivo, rappresenta uno di quei luoghi assolutamente sicuri”.

“Pertanto, a nome del sindacato Ugl, esprimo il cordoglio alla famiglia della vittima e invito tutti a riflettere sull’accaduto. In quanto non esistono luoghi di lavoro sicuri e non è ancora sufficiente l’impegno del nostro Governo affinché il lavoro sia dignitoso, retribuito adeguatamente, ma soprattutto sicuro”. E poi la conclusione dei sindacalisti. “Ancora una volta chiediamo alle istituzioni nazionali e al presidente Draghi di intervenire urgentemente, intensificando i controlli e rafforzando la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione silenziosa dell’Ugl ‘Lavorare per vivere’ ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno delle cosiddette morti bianche e ribadire ancora una volta basta stragi”.