Nessun rispetto per la memoria di Desiree Mariottini. Ora si litiga per il progetto a via dei Lucani

Neanche la morte drammatica di Desiree Mariottini è riuscita a mettere d’accordo le parti. E a garantire almeno un progetto condiviso di risistemazione dell’area di via dei Lucani. La vicenda drammatica risale all’ottobre del 2018, e ce la ricordiamo tutti. Con la povera Desiree di appena 16 anni stuprata e uccisa dal ‘branco’. In un immobile occupato proprio in quel non luogo a San Lorenzo. Da allora l’amministrazione comunale si è attivata, per giungere ad una riqualificazione di tutta l’area. Che si estende per circa 10 mila metri quadrati, tra erbacce e immobili fatiscenti e abbandonati. Così è stato fatto un bando, direttamente dall’assessorato all’urbanistica di Roma capitale. Ai sensi dell’articolo 2 della legge regionale per la riqualificazione urbana. Il problema è che la gara prevedeva solo spazi pubblici, senza premi di cubatura residenziale. Niente nuovi appartamenti insomma, e i privati proprietari dell’area non hanno aderito. Nè presentato offerte. Che invece sono pervenute da due soggetti diversi, non presenti sul territorio. Tutto poi si è fermato, fino allo scorso autunno. Quando il Comune ha iniziato l’iter per arrivare all’esproprio delle aree. A questo punto si sarebbero attivati anche i proprietari dell’area, che sono ben 12. Presentando un progetto alternativo. Che prevede un parco pubblico, un centro sportivo (privato) con palestra e piscina, un parcheggio coperto e circa 6000 metri quadrati di residenziale. E ora rischia di fermarsi di nuovo tutto. In attesa di vedere chi abbia ragione.

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Municipio e Comune ai ferri corti per sistemare l’area dove morì Desiree Mariottini

Lo scontro per la sistemazione dell’area di via dei Lucani a San Lorenzo dove venne barbaramente uccisa Desiree Mariottini non accenna a placarsi. E coinvolge Municipio, Campidoglio e comitati di quartiere. Con il Comune di Roma che difende il percorso originale, che prevede l’esclusivo utilizzo pubblico dell’area. L’assessore all’urbanistica e uomo forte della Raggi Luca Montuori infatti è stato chiarissimo. Per l’assessore i proprietari avrebbero rifiutato ogni interlocuzione in questi due anni. Salvo poi presentare un loro progetto alternativo fuori tempo massimo. Quando si stavano avviando le procedure di esproprio. Ma il Municipio II a guida PD sembra pensarla diversamente. Con la presidente Del Bello che sembra esser aperta alla nuova ipotesi di progetto. “Vale la pena di avviare un dialogo con i proprietari delle aree per verificare la fattibilità dell’intervento”, ha infatti dichiarato la minisindaca a Roma Today. E la vicenda ha subito assunto una rilevanza politica cittadina, nello scontro tra dem e grillini che è molto forte in città. Cosi anche i comitati di quartiere si sono spaccati. In una lotta che rischia di finire tra ricorsi e sospensive direttamente in Tribunale. Certo non il modo migliore per onorare la memoria della povera ragazza. Che proprio qui ha perso drammaticamente la vita.

Anche i comitati di quartiere sono divisi

Le divisioni sui progetti di risistemazione dell’area di via dei Lucani coinvolgono anche le associazioni e i cittadini sul territorio. Favorevole al progetto dei proprietari delle aree il Comitato di quartiere di San Lorenzo. Che ha anche partecipato alle valutazioni sul Piano. Quello presentato è un progetto che ha richiesto tempi più lunghi rispetto a quelli connessi al bando comunale, hanno spiegato dal comitato. Ma l’iter una volta approvato il tutto non sarà affatto complicato. Anche qui si potrà procedere applicando l’articolo 6 della legge regionale sulla riqualificazione urbana. Che prevede l’intervento dei privati, con annessi premi di cubatura. Contrari invece quelli della Libera repubblica di San Lorenzo. “Siamo alla quadratura del cerchio”, hanno dichiarato alla stampa gli esponenti dell’associazione di zona. Prima i privati lasciano l’area nel degrado, poi presentano la loro ‘soluzione’. Appartamenti per più del 50%. Ma nuove case private a San Lorenzo prprio non servono. Insomma, scontro aperto e soluzioni ancora lontane. E intanto dopo due anni dalla morte di Desiree Mariottini a via dei Lucani non è cambiato ancora nulla.

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