No alla sottomissione dell’Italia in Europa

sottomissione Italia

Ma perché l’Italia dovrebbe subire un destino di sottomissione alle pretese altrui in Europa? Attenzione, perché stavolta ci facciamo davvero del male.

A quanto pare al Parlamento europeo – lo abbiamo appreso ieri da un articolo della Verità – si vuole abrogare la procedura dell’unanimità per le decisioni. In pratica, basterà la maggioranza per costringere tutti a sottostare alle decisioni, anche quelle che contrastano con l’interesse nazionale.

Sovranità come orpello, dunque.

Ci sarà – se il progetto passerà in tutte le sedi istituzionali della Ue – la fine di ogni diritto di veto a nome dei popoli in ben 65 materie.

Nel complesso si tratta di 267 emendamenti ai trattati vigenti, ed oltre all’abolizione dell’unanimità in Consiglio a preoccupare è l’allargamento delle competenze che sarebbero assegnate a Bruxelles anche in via esclusiva.

A imporre questa tendenza è la cosiddetta maggioranza Ursula, quella che vede i socialisti europei ancora come protagonisti assieme ai popolari. Schierati contro i conservatori europei e Identità e democrazia. In pratica, per l’Italia, Meloni e Salvini.

La proposta – tenacemente avversata dall’eurodeputato leghista Antonio Rinaldi – disegna anche un allargamento delle competenze di Bruxelles in tema di sicurezza e difesa, con la creazione di una forza armata al comando dell’Esecutivo. Altri settori interessati dal rafforzamento delle competenze concorrenti dell’Unione saranno la giustizia, la sanità, il mercato unico. Si chiede la competenza esclusiva dell’Unione sull’ambiente, togliendo quindi questa autorità agli stati. È come se in Italia dovessimo votare per un governo senza poteri: tanto c’è l’Europa…

“I padri fondatori dell’Unione europea avevano previsto l’unanimità proprio per evitare maggioranze di paesi che potevano imporsi a danno di altri” ha detto proprio Rinaldi.

“Se passasse questa proposta, si creerebbero dei “patti di sindacato” occulti tra paesi, che metterebbero in minoranza i governi dei paesi che non si allineano ai voleri del gruppo egemone. Con la scusa di non farsi imbrigliare da Polonia e Ungheria, in realtà questa riforma mira al bersaglio grosso, cioè l’Italia. A quel punto non potremo che ubbidire a tutto quello che ci viene imposto”.

No, la sottomissione dell’Italia non va affatto bene.