Non c’è solo il covid, otto mesi per una Tac a una paziente oncologica.

Foto Roma Today. Non c’è solo il covid, e purtroppo sì continua a morire anche di altre patologie. Come il cancro, che fa molte più vittime del nuovo virus che sta sconvolgendo il mondo. Ma siccome il tumore non si ‘attacca’ e mentalmente siamo più abituati a convivere con questa malattia, sembra che i pazienti ‘no covid’ siano improvvisamente diventati di serie B. Anche quelli che fino a febbraio frequentavamo i day hospital nei nosocomi romani. E che potevano contare su medici sempre disponibili e dalla elevata professionalità. Oltre che su un supporto psicologico, spesso indispensabile nella lotta contro il cancro. Ora tutto questo sembra solo un lontano ricordo, perché i reparti sono stai chiusi. Per assenza di spazi, e per la riconversione di molte strutture a centri covid. Inoltre, anche i dottori sono pochi e sfiniti, in prima linea contro la pandemia. Ma i pazienti oncologici spesso si sentono abbandonati. E in alcuni casi non riescono nemmeno a fare una Tac di controllo. O ad aggiornare la terapia. Una situazione gravissima, che sarebbe assolutamente ingiusto sottovalutare.

“Con la riconversione degli ospedali aumenteranno le morti per cancro”

Rossella Cocciarelli combatte da 11 anni contro un tumore alla mammella. Al S. Filippo Neri sono stati bravissimi, ma adesso non mi segue più nessuno. E per la Tac ho atteso da febbraio a ottobre

I malati di cancro rischiano di essere travolti dall’emergenza covid. È quanto emerge da alcune testimonianze emblematiche. Che sono solo la punta di un iceberg, ma che fanno capire bene dove siamo arrivati. E quanto sia seria l’emergenza. Anche per chi non ha contratto il coronavirus, ma lotta ugualmente contro una patologia ancora più grave. Rossella Cocciarelli ha raccontato a Roma Today la sua odissea personale, che fa stringere il cuore. Sono undici anni che lotto contro il tumore al seno, ha dichiarato la donna visibilmente provata in una video intervista. Sono inoperabile per via delle metastasi, e i medici del S.Filippo Neri sono stati sempre eccezionali. Seguendomi con grande professionalità e affetto. Ma da febbraio è cambiato tutto. Il day hospital è stato chiuso, e per fare una Tac di controllo ho dovuto aspettare fino a ottobre. Quando mi è stata trovata una ‘macchia’ nel cervello. Un’altra metastasi, per la quale mi hanno fatto d’urgenza una terapia d’urto. Ora prendo delle pasticche e del cortisone, sono un po’ gonfia ma sto bene ha concluso la donna. Trattenendo a stento le lacrime. Ma non so a chi rivolgermi per la nuova ricetta. Sono andata in ospedale, ma è tutto chiuso.

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Cancellate oltre 12 mila ecografie al seno. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma Antonio Magi, rischiamo di rincorrere il cancro come il covid

E anche Marta di Palma, 37 anni e in cura al Gemelli dal 2018 è disperata. La prevenzione mi ha salvato la vita, spiega Marta. Ma negli ultimi mesi sono state cancellate circa 12 mila ecografie al seno e questo è molto grave. Sembra quasi che ci stiano mettendo da parte, ma il cancro non sparisce. E sulla stessa lunghezza d’onda è anche Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici di Roma. Così rischiamo di dover rincorrere il cancro come stiamo facendo ora con il coronavirus, ed è sbagliato. Questa la posizione del professor Magi, e speriamo che il grido di aiuto di migliaia di pazienti oncologici non resti ancora inascoltato.

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