Occupato il Globe Theatre da alcuni lavoratori dello spettacolo: “Fateci riaprire”

globe protesta FOTO FB

“A noi gli occhi, please”. Recita così lo striscione che fa il verso al celebre spettacolo di Gigi Proietti e sovrasta da stamattina il palco del Globe Theatre di Roma, occupato da un gruppo di lavoratori dello spettacolo decisi ad alzare l’attenzione sul settore, devastato dalla chiusure causate dalla pandemia.

Nel giorno in cui è previsto l’intervento su questo tema del ministro della Cultura, Dario Franceschini, al question time, la Rete dei lavoratori dello spettacolo reclama continuità di reddito e maggiore sostegno a chi lavora nel settore degli spettacoli dal vivo. Gli occupanti, che sono tutti ‘tamponati’ ed hanno scelto il Globe proprio perché aperto e non a rischio, chiedono anche che le riaperture siano accompagnate non solo da condizioni di sicurezza sanitaria, ma da una riforma strutturale del settore che metta fine alla precarietà. “Non vogliamo una riapertura senza sicurezza, che ci faccia ripiombare in un mondo del lavoro ancora più incerto e privo di garanzie. Riapriamo questo spazio a tutte le precarie, a tutti gli sfruttati, per riappropriarci di un tempo di confronto e autoformazione”, si legge in una nota dei lavoratori.

Ai ristoratori e ai gestori delle attività commerciali, già scesi in piazza per convincere il governo alle dovute riaperture, è quindi la volta del mondo dello spettacolo e della cultura, che ha scelto come luogo di protesta il teatro voluto da Gigi Proietti a Villa Borghese a Roma.

“Riapriamo questo spazio a tutte le precarie, a tutti gli sfruttati, per riappropriarci di un tempo di confronto e autoformazione”, hanno scritto gli organizzatori: “Non siamo qui per chiedere la riapertura dei teatri: troppi spazi piccoli e medi non riuscirebbero a riaprire in queste condizioni. Troppi nel settore continuerebbero a rimanere a casa senza reddito. La falsa ripartenza della scorsa estate ce lo ha dimostrato”.

Dopo il Teatro Mercadante di Napoli e il Piccolo Teatro di Milano, il Globe è il terzo teatro occupato nelle ultime due settimane. Azioni simili si sono viste nelle settimane scorse anche in Francia. Il messaggio degli occupanti è stato convidiviso sui social da diversi professionisti dello spettacolo e centri sociali.