Palloncini bianchi per l’ultimo saluto a Willy. Il vescovo: “Ci sentiamo sconfitti”

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E’ arrivato alle 10 tra gli applausi, scortato dalla Polizia, il feretro di Willy Monteiro Duarte nel campo sportivo di Paliano dove si sono celebrati i funerali. “Questo giovane ci lascia un grande insegnamento. Un insegnamento che non vorrei che trascorsi questi giorni pieni di coinvolgimento emotivo, di giusta compassione per Willy e la sua famiglia, di sdegno verso coloro che hanno compiuto un gesto inumano, cadesse come troppo spesso accade nell’oblio. O nel fermarsi a qualche targa, monumento commemorativo, intitolazione di qualche torneo di calcio o cose del genere”. Inizia così l’omelia di Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli e di Palestrina, ai funerali di Willy Monteiro Duarte, nel campo sportivo di Paliano.

“La morte di Willy non cada nell’oblio”

“Una vita senza Dio, una vita senza la Verità con la V maiuscola che illumina scelte, stili di vita, mente, cuore, è una vita non vita – continua -. Che anche se è rivestita di apparente forza in realtà è debolissima e in balia del nulla che si maschera dietro al culto del corpo, della forza, dello sballo, dell’indifferenza, della superficialità”. “Perché la morte barbara e ingiusta di Willy non cada nell’oblio – incalza – impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell’ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport e del tempo libero, Chiesa, famiglie e quanti detengono le chiavi di un potere enorme. Quello dei media e in particolare dei media digitali, a comprometterci insieme, al di là di ogni interesse personale e senza volgere lo sguardo fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a 360 gradi”.

Il vescovo invita al perdono

“Affidiamo al Padre l’anima di Willy che in questi giorni tutti gli italiani e le italiane di buona volontà hanno sentito come uno di famiglia – ha continuato -. Chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l’irreparabile. Perdonare ma anche chiedendo che essi percorrano un cammino di rieducazione secondo quanto la giustizia vorrà disporre e in luoghi, come ad esempio le carceri, che devono essere sempre più ambienti di autentica riabilitazione dell’umano”, ha concluso. Riferendosi ai quattro ragazzi arrestati per l’omicidio del 21enne capoverdiano.

“Il nostro impegno per ora è fallito”

“Che Dio accolga l’anima di Willy, faccia fiorire i tanti germogli di bene. Che in questi giorni abbiamo visto in molti adolescenti e giovani che speriamo protagonisti di un mondo migliore del nostro. E perdoni tutti noi che davanti a questa bara ci sentiamo sconfitti – ha concluso monsignor Parmeggiani -. Perché non abbiamo saputo puntare, per l’ennesima volta, sull’Unico che salva. E dobbiamo dolorosamente constatare che il nostro impegno per umanizzare il mondo, tanto spesso prescindendo da Dio, è fallito”.

Anche Conte e Bruno Conti alle esequie

Anche il Presidente Conte in camicia bianca per rispettare la richiesta della famiglia e degli amici di salutare Willy in bianco, simbolo di purezza e gioventù ma, a Capoverde, anche simbolo di lutto, quando si riferisce a giovane. Prima dell’arrivo del feretro a Paliano, il premier si è intrattenuto e ha avuto un dialogo con i sindaci del territorio insieme al governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al ministro dell’interno Luciana Lamorgese. Anche l’ex calciatore della Roma Bruno Conti, al funerale di Willy. Il campione dello scudetto 82/83 ha portato una sua maglietta autografata.

Infine, decine di palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo per salutare Willy alla fine della cerimonia funebre al campo sportivo di Paliano. Da tutti i presenti si è levato anche un lungo applauso.