Per la Raggi ancora ‘fuoco amico’ dei grillini in Campidoglio

Pensiamo che le scelte, sia per il candidato che per le strategie politiche, non possano essere calate dall’alto in modo precostituito”. Tornano a farsi sentire i cinque consiglieri ‘ribelli’ del Movimento 5 Stelle in Campidoglio. All’indomani dal putiferio creato dallo sgombero del cinema Palazzo a S. Lorenzo. E dei tweet della Raggi, che plaudivano alla ritrovata legalità nella Capitale. Con una retromarcia tardiva in serata, che non ha convinto nessuno. E non ha contribuito a rasserenare gli animi. Si tratta di Enrico Stefàno, Alessandra Agnello, Marco Terranova, Donatella Iorio e Angelo Sturni. Tra i primi a consumare lo strappo con la sindaca poco dopo l’annuncio della sua ricandidatura alle comunali 2021. Ora i cinque consiglieri grillini hanno anche una pagina Facebook dedicata, Il Piano di Roma. E si fanno di nuovo sentire.

Comune, nel M5S è tutti contro tutti. E siamo alla paralisi

I dissidenti grillini, serve coinvolgere gli attivisti e la base nelle scelte. A cominciare dalle prossime amministrative 2021

“A nostro avviso è fondamentale che i portavoce uscenti e gli attivisti, insieme a tutta la comunità del Movimento romano, possano partecipare direttamente alle decisioni di indirizzo politico che riguarderanno le elezioni amministrative del 2021”. Per scegliere democraticamente il sindaco e i presidenti di municipio, certo.  Ma anche per selezionare i candidati che correranno con le preferenze. “Per quanto riguarda il processo di formazione delle liste riteniamo assolutamente in linea con i principi e i valori del Movimento Cinque Stelle il metodo ed il percorso già adottato nel 2016. Che garantisce, ancora oggi, la più ampia trasparenza e partecipazione democratica degli iscritti e degli attivisti del Movimento romano.  Attraverso l’uso della piattaforma Rousseau”. Così i cinque consiglieri capitolini del M5S che hanno messo nel mirino la Raggi da qualche mese. E che rilanciano, con un frecciata pesantissima diretta alla prima cittadina. Perché parlano anche di onestà. Il cavallo di battaglia dei grillini della prima ora. “Auspichiamo che in questo contesto si facciano avanti candidati onesti, anche intellettualmente. In grado di costruire e tenere unita una squadra di persone competenti e capaci, di attuare un programma sfidante e ambizioso. Il nostro sogno è che nel futuro di Roma continuino a splendere le stelle”.  Puntando prima sui temi, e solo in un secondo tempo sulla scelta dei nomi. Come dire, Raggi per ora fatti da parte.

E sul Cinema Palazzo volano gli stracci

E sempre ieri si è consumata l’ennesimo strappo sulla vicenda legata allo sgombero del cinema Palazzo. Con altri esponenti grillini che hanno voluto prendere nettamente le distanze dalla Raggi. “Io mi dissocio da questo modo di fare politica che non mi appartiene – ha dichiarato la consigliera pentastellata Agnese Catini -. Mi dissocio formalmente da questo sciagurato accostamento effettuato sbandierando la legalità, da tweet incauti cui si è cercato di riparare con comunicati successivi”. È proprio il caso di dire, non c’è pace sul colle capitolino. E tra un po’ al posto del vessillo di Roma, sul pennone del Campidoglio per Virginia sventolerà la bandiera di assedio.

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