Poi dice che uno ce l’ha con la Raggi: guardate i parchi come sono ridotti

parchi abbandonati (2)

Poi dice che uno ce l’ha sempre con la Raggi. Ma non è colpa dei giornali o dei giornalisti se il comune di Roma non ha approfittato del lockdown neanche per sistemare i parchi romani. Nonostante le promesse e i proclami del sindaco grillino. Secondo le denunce e i numerosi video postati dai romani, nei parchi pubblici le zone dedicate ai bambini sono ancora off limits per l’incapacità di questa amministrazione di garantirne la sanificazione. Ma non solo: l’erba è altissima e in molti parchi dimorano immigrati, sbandati e barboni che spesso causano anche danni alle strutture dei parchi stessi, come è accaduto ad esempio a Villa Pamphilj.

Parchi abbandonati per l’incapacità della Raggi

Non dimentichiamo che in uno di questi parchi abbandonati è stata uccisa anche una persona in questi giorni, il 12 maggio. Maria, che fu assassinata nei parchi della Colombo, e non può passare nel dimenticatoio. Se poi aggiugiamo le liti tra Regione Lazio e Comune di Roma sulla riapertura dei parchi a tema o dei Luna Park, prima aperte e poi chiuse dai vigili, il quadro del caos è completo. Come ha denunciato la Lega, “parchi, ville e giardini di Roma Capitale sono abbandonati all’incuria. In questi due mesi di lockdown, la Raggi ha perso tempo e non ha fatto nulla per la manutenzione delle aree verdi. Ora ne paghiamo le conseguenze, sia sul piano della fruizione sia su quello della sicurezza”. Lo ha detto, riportato dal quotidiano CronacheDi, Fabio De Lillo, capo dipartimento del settore ambiente della Lega per Roma Capitale e la Regione Lazio.

Degrado intollerabile nel verde romano

De Lillo ha aggiunto altro. “L’erba alta e il degrado impediscono una fruizione degli spazi e così i cittadini sono costretti a utilizzare solo i vialetti, le stradine o i punti senza vegetazione. Il tutto rappresenta un incentivo agli assembramenti che invece sono espressamente vietati dalle misure anti covid-19. L’abbandono delle aree verdi è ancor più inaccettabile se si considera che Roma può contare sull’antica tradizione e la riconosciuta professionalità della Scuola giardinieri di Roma Capitale e del personale del Servizio giardini della città – conclude De Lillo –. Ma non è messo in condizione di operare a causa della incompetenza e della superficialità della Giunta Raggi soprattutto sulle tematiche ambientali”.