Raggi, due mesi per rovinare i parchi e buttare soldi (video)

Raggi parchi Mennuni

Cara Raggi, mica dovremo chiamare in servizio a Roma Greta Thunberg per mettere a posto i parchi della città? Sembrano luoghi devastati, il coronavirus pare aver dato all’amministrazione comunale l’alibi per il dolce far niente e buttare soldi pubblici.

Una vergogna, altro che rimbrottare i cittadini a passeggio nelle ville cittadine. Guardalo, sindaca, questo breve video qui sotto realizzato da Lavinia Mennuni, consigliere di Fdi al Comune, che pure ti aveva avvisato della situazione.

La Raggi ha distrutto i parchi

Parco di Montemario, completamente incolto, erba ad altezza d’uomo, roba da non credere. Siete stati con le mani in mano al comune di Roma, mentre si poteva fare manutenzione in questi due mesi. Perché i soldi c’erano in bilancio.

Dice nel video Lavinia Mennuni: “Ci chiediamo: come mai in tutto questo periodo di parchi chiusi, l’amministrazione non ha proceduto alla manutenzione? Io ho suggerito alla Raggi di far lavorare il nostro servizio giardini”. “Si potevano far lavorare i giardinieri in sicurezza, ma il mio suggerimento evidentemente non è stato accolto”. Eppure  “Roma è la città con la maggiore percentuale di verde in tutta Europa”.

Ma alla Raggi di quei parchi non è fregato nulla. Due mesi sono bastati per renderli orrendi. Soldi rimasti in cassaforte. Nel bilancio previsionale  2019-2021 di Roma Capitale alla manutenzione del verde sono stati  destinati 16 milioni di euro. E circa 29 milioni nel biennio successivo, ovvero 15 nel  2020 e 14 nel  2021. Quattrini utili che invece non si sono spesi incredibilmente. Adesso probabilmente ne serviranno di più.

L’allarme lanciato da Mennuni e De Priamo (Fdi)

E’ difficile il “lavoro agile” per falciare l’erba. Il personale non manca, eppure lo avete lasciato a riposo o a fare altro. Per il comune di Roma l’ambiente non sembra una necessità vitale. Solo tante chiacchiere, video di propaganda da parte della Raggi, ma risultati scarsi. Del resto, la sensibilità verde della sindaca si fa notare anche con la Monnezza che continua a deturpare la città, coronavirus o no.

E così, chi voleva fare una passeggiata dopo due mesi di “arresti domiciliari”, ha dovuto fare i conti con l’erba altissima e non curata. Sono giorni che 7colli ne sta parlando, perché fioccano le denunce di tantissimi cittadini che scrivono e inondano la rete con le loro protesta. E tutti sono stupiti per la situazione che hanno trovato nei parchi romani.

Il massimo di faccia tosta il Campidoglio lo ha mostrato ieri, assicurando in un comunicato che abbiamo pubblicato di star lavorando senza sosta in tutti i luoghi verdi. Sono stati immobili per due mesi, hanno maltrattato la natura di cui Roma può ancora godere, e non hanno pudore. Zitti dovrebbero stare costoro, visti i guai che combinano.

Come minimo Virginia Raggi dovrebbe invece scusarsi per la condizione in cui ha ridotto i parchi. Proprio la Mennuni – assieme al capogruppo De Priamo – avevano lanciato l’allarme verde in Campidoglio. Ma la sconfinata presunzione della sindaca grillina le impedisce di ascoltare i consigli di chi la città la conosce da molto prima di lei. E i romani sono costretti a pagare per l’abissale incompetenza di questa amministrazione – è il caso di dirlo – incolta.

Parchi come giungle. Vergogna Raggi.

Spiace constatare come i parchi della nostra città siano stati lasciati dall'amministrazione Raggi in condizioni assolutamente degradate, privi di manutenzione, sorveglianza, cura. Si poteva al contrario approfittare della chiusura forzata dei parchi e delle aree verdi per svolgere quella adeguata manutenzione che ad oggi manca completamente: Erba alta, alberi non potati, aree cani pericolose per la presenza dei forasacchi nell' erba non sfalciata. Nessuna opera di prevenzione antincendio quanto mai necessaria per evitare il pericolo dei ricorrenti roghi estivi. Insomma una occasione persa, per i nostri bellissimi parchi trasformati in vere e proprie giungle. Una vergogna che riduce fortemente la fruibilità delle aree e quindi limita la possibilità dei cittadini di poter ripsettare le norme di distanziamento. Che aspetta il comume di Roma a svolgere la manutenzione e permettere a tutti i cittadini di usufruire pienamenete dei nostri bellissimi spazi verdi dopo due mesi di reclusione forzata?

Pubblicato da Lavinia Mennuni su Sabato 9 maggio 2020