Polizia cinese con sedi segrete in 11 città italiane: la denuncia arriva anche in Europarlamento

polizia cinese

“Ho presentato un’interrogazione alla Commissione Ue per chiedere di fare luce in merito alla presenza di stazioni di polizia cinese diffuse in diversi Paesi europei. Recenti indagini, svolte all’interno di molti Stati membri e in particolare in città che ospitano comunità cinesi numericamente importanti, hanno rilevato un sistema di controllo da parte della polizia cinese rivolto ai propri connazionali classificati come dissidenti”. Lo afferma in una nota Matteo Gazzini, europarlamentare della Lega, firmatario dell’interrogazi

“Nel caso dell’Italia – prosegue Gazzini – sono state individuate e monitorate stazioni nelle città di Bolzano, Venezia, Prato, Milano, Firenze e Roma. Occorre che su questa vicenda venga fatta la massima chiarezza, a tutela degli interessi dei cittadini europei e della sicurezza nazionale. Ho chiesto quindi alla Commissione se e come intenda agire per difendere diritti e diritto europei, valori fondanti della nostra unione”. one.

“Sono cose molto delicate, saranno trattate con la dovuta riservatezza ma con la adeguata attenzione che l’Italia ha sempre dimostrato per quanto riguarda la sicurezza nazionale”. Lo ha detto il Sottosegretario agli Interni Emanuele Prisco rispondendo a una domanda sulle undici stazioni di polizia cinese in Italia, a margine di un convegno.

Gasparri: “Situazione inaccettabile”

“Leggiamo che la Cina, Paese nemico della democrazia, invade silenziosamente le nostre terre collocando diverse stazioni non ufficiali di polizia del Governo cinese. Una situazione inaccettabile che rappresenta un pericolo per l’Italia. Ora Xi Jinping vuole negare anche le nostre libertà ma noi non glielo permetteremo. Presenterò un’interrogazione parlamentare per capire se le notizie che leggiamo siano attendibili e chiederò personalmente spiegazioni sulla vicenda per garantire la sicurezza del nostro Paese”. A dichiararlo il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.

”Auspichiamo che le indagini in corso facciano presto piena chiarezza perché il nostro è un paese libero e democratico e non sono accettabili interferenze sovranazionali. Il ruolo della magistratura e delle forze dell’ordine è proprio quello di tutelare e garantire tutti coloro che risiedono regolarmente nel nostro paese senza distinzione di credo, razza o ideologia politica”. Lo dice all’Adnkronos Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, commentando il report della ong spagnola Safeguard Defenders.

Pianese (Coisp): “Se fosse vero sarebbe reato”

”Se fossero confermate queste attività da parte di cittadini di uno Stato estero nel nostro Paese si configurerebbero numerosi reati sia per quanto attiene la persecuzione di dissidenti del regime cinese sia perché non è consentito svolgere alcuna attività di polizia nel nostro Paese e tanto meno l’apertura di pseudo uffici di polizia. Siamo certi che le agenzie di intelligence e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza stiano operando al meglio per intercettare eventuali violazioni dei trattati Internazionali e dell’ordinamento giuridico Italiano”. Lo dichiara all’Adnkronos il segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese.