Ponte Mammolo, Atac è un disastro. E la precaria fa tardi a scuola (video)

Siamo a Ponte Mammolo, periferia di Roma est. E sono le 7:30 di questa mattina. Tra le pensiline dei bus, il nervosismo tra chi è in ritardo a scuola o al lavoro è evidente. Questo almeno emerge da un reportage condotto questa mattina presto da Roma Today. “Sono un’insegnate di sostegno e il primo giorno di scuola faccio tardi – spiega una ragazza alla fermata dell’autobus -, sono qui da 40 minuti. Almeno oggi avrebbero dovuto darci una mano con qualche corsa in più”. Ma purtroppo non è avvenuto, perché gli autobus in circolazione sono troppo pochi. Circa 1500, per una flotta che a pieno regime potrebbe lavorare con oltre 2500 mezzi. E questo nonostante l’aiuto chiesto al consorzio privato Roma Tpl. Che ha garantito cento pullman in più, ovviamente facendoseli pagare cari. Le famose linee S al servizio della metropolitana, che però si sono rilevate un clamoroso flop. Insomma tra inefficienze e ritardi la ripartenza non poteva essere più difficile. E la gente si è fatta intervistare volentieri, nonostante la fretta. A cominciare dall’insegnante precaria di sostegno.  Perché la rabbia contro Atac e il comune è tanta. E la voglia di dire la propria pure.

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Lo sfogo di una precaria, il bus non passa e farò tardi il primo giorno di scuola. È successo anche questo stamane a Ponte Mammolo

Se l’insegnante precaria si è sfogata nel video registrato questa mattina a Ponte  Mammolo da Roma Today, non sembra sia andata molto meglio per gli altri pendolari e lavoratori. Tutti alle prese con ritardi colossali. Con il rischio di fare tardi nonostante la solita alzataccia. Io devo andare verso Casal Monastero, ha dichiarato una signora. La sua mascherina di ordinanza ben messa a coprire naso e bocca. Ma il 404 non ne vuole proprio sapere di passare. Sono qui da oltre 40 minuti e non so come fare. E si susseguono alte proteste da parte degli utenti. Il 451 verso la Tiburtina è scomparso, e anche lo 041 non si vede. Finalmente arriva una navetta, ma la donna che scende ha un diavolo per capello. I mezzi non passano e sono affollatissimi, qui è sempre un caos. Insomma, nessun regalo a lavoratori e studenti per il primo giorno di scuola. Così un ragazzo minorenne che non mostra la faccia allarga le braccia. Ci ho provato, ma non arriverò in tempo. E forse ritorno a casa.

https://www.romatoday.it/attualita/mezzi-pubblici-roma-apertura-scuole-14-settembre-2020.html

In metro non va meglio. Vagoni pieni e attese di mezz’ora

E anche in metropolitana non va molto meglio. Certo, rispetto ai mezzi di superficie i vagoni accolgono molte più persone. E le corse sono più o meno regolari. Ma di distanziamento sulle scale mobili e in banchina neanche a parlarne. Ed è accaduto di dover aspettare ben tre convogli prima di poter salire sul treno. Che significa oltre mezz’ora di attesa. Nonostante la capienza portata fino al limite del 70 per cento, per garantire un servizio migliore. Che però cozza con le regole di sicurezza e di distanziamento sociale di cui tutti ci riempiamo tanto la bocca.

Video Roma Today

Pubblicato da Sergio Marchi su Lunedì 14 settembre 2020