“Processate anche me”: flash mob della Lega a Palazzo Chigi in sostegno di Musumeci

magliette lega a palazzo chigi (2)

Flash mob improvviso della Lega a Palazzo Chigi. Muovono da piazza Montecitorio fino alla vicinissima piazza Colonna, dove ha sede il Governo. Indossano t-shirt bianche con la scritta “processate anche me – io sto con Salvini”, cartelli rossi tra le mani con su scritto “stop invasione”. I parlamentari della Lega organizzano un flash mob a sorpresa sotto la sede dell’esecutivo, ”a sostegno di Musumeci”, il governatore siciliano che oggi vedrà Conte, ma anche ”dei tanti amministratori locali alle prese con un’emergenza generata da un governo che non sa gestirla”, lamenta Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, alla guida della delegazione.

Il capogruppo della Lega Romeo alla testa della protesta

Finite le dichiarazioni a favore di telecamere e cronisti, Romeo guarda i colleghi di partito: ”Che facciamo adesso – propone – entriamo?”. E così si spingono fino alla porta d’ingresso, i poliziotti li guardano increduli. Romeo chiede di far scendere giù il premier, Giuseppe Conte, ”Che almeno abbia il coraggio di venire giù”, dice alle forze dell’ordine. Che, con gentilezza, replicano che faranno pervenire la richiesta al presidente del Consiglio. Romeo irremovibile risponde che la delegazione attenderà li, arretrando di appena due metri dal grande portone nero, come richiesto dai poliziotti, mentre il gruppo intona prima il coro “dimissioni” e poi, subito dopo, “vergogna vergogna”.

Il Carroccio in Aula: “Conte sapeva”

“Abbiamo imparato a conoscere il vostro modo di lavorare e le comunicazioni opache del premier Conte. E oggi siamo ancora a quel punto. Le famiglie esprimono il loro profondo disagio e veniamo a sapere che le decisioni sono state prese con un dossier che non è stato reso pubblico. E’ un atto gravissimo, senza rispetto per i cittadini. Avete chiaro solo come rovinare la vita ai cittadini, state permettendo gli sbarchi dei clandestini, le uniche attività economiche che il governo vuole fare riprendere sono quelle del business dei clandestini. Tenete in ostaggio il popolo: scuole, aziende, attività che non possono sopravvivere. L’unica certezza sono i porti aperti. Una vergogna. Non vediamo l’ora che Salvini torni a proteggere la sicurezza degli italiani”. Così Alessandra Locatelli della Lega, intervenendo in aula alla Camera durante il voto di fiducia del dl Coronavirus.