Pusher africano rapina un tossicodipendente: preso a Tor Bella Monaca

pusher africano

In manette l’ennesimo pusher africano. Un credito di droga che non era ancora riuscito ad incassare era un “buon” motivo per rapinare il debitore dell’auto. E’ quello che deve aver pensato un cittadino nigeriano di 27 anni che è stato poi identificato e arrestato dai carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca. L’uomo, la sera del 25 luglio, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto con l’accusa di rapina e da ieri, dopo la convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, si trova nel carcere di Civitavecchia.

Il fermo del 27enne, senza fissa dimora e con precedenti, è scaturito a seguito della denuncia presentata da un 25enne romano che, convinto dai genitori disperati per quei debiti di droga e per problematiche dipendenti dalle sue frequentazioni, ha riferito ai carabinieri che quando si è recato in via dell’Archeologia per incontrare il suo “fornitore” di droga, questi, dopo aver lamentato il mancato pagamento di un vecchio debito di alcune centinaia di euro, lo ha rapinato dell’auto, intestata alla madre.

Per cento euro di debito gli ha rapinato l’auto

I carabinieri della stazione Roma Tor Bella Monaca, acquisite tutte le informazioni e la descrizione del malvivente, hanno iniziato a ricercarlo con mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Poco dopo, i militari hanno localizzato l’auto rapinata e, poco distante, hanno bloccato il 27enne nigeriano che, nelle tasche dei pantaloni, custodiva proprio la chiave dell’auto della vittima, che è stata recuperata e riconsegnata alla legittima proprietaria.

Il pusher africano di Libero De Rienzo

Un altro pusher africano è finito al centro delle cronache recentemente per la morte dell’attore Libero De Rienzo. In quel caso per aver ceduto l’eroina che poi gli ha procurato la morte. E proprio tra gli immigrati vengono arruolati gli spacciatori. Rappresentano una manovalanza a basso costo. Facilmente gestibile, pronta a tutto. La loro condizione li mette in una posizione che li rende praticamente impuniti.