Rampelli al presidio permanente di FdI a Roma in favore delle categorie colpite

rampelli presidio capranica

Prosegue il presidio permanente di Fratelli d’Italia in piazza Capranica, oggi presente anche Fabio Rampelli. “L’incontro con quelli che venivano chiamati corpi intermedi prosegue. Fratelli d’Italia non vuole perdere la buona abitudine all’ascolto delle categorie professionali, delle associazioni, dei rappresentanti delle realtà produttive”. Lo ha spiegato il vicepresidente della Camera e deputato di Fdi Fabio Rampelli intervenendo al presidio d’ascolto permanente di Fdi a piazza Capranica. Temi trattati, la sanità con medici, infermieri, operatori, ai quali è stato tributato un lungo applauso. Poi l’edilizia pesantemente colpita dalla crisi pandemica con case invendute e mancata capacità di risposta alla domanda. E il settore della ristorazione e dei servizi turistici con i pullman che stanno subendo le maggiori ricadute a causa della mancanza di interventi di sistema.

Rampelli: siamo un punto di ascolto e di riferimento

“Questo presidio – ha sottolineato Rampelli – costituisce un punto permanente di ascolto delle diverse realtà che continuano a lavorare con grande difficoltà in attesa che il governo si degni di ascoltare le loro esigenze. A oggi siamo gli unici a dare questo spazio per raccogliere la loro testimonianza e proposte per trasformarle in atti parlamentari. Qui c’è l’Italia che combatte”. Rampelli ha poi toccato un altro tema che ha preso particolarmente a cuore: la vicenda dei diciotto pescatori di Mazara del Vallo sequestrati dal 1 settembre scorso. I pescatori, insieme ai loro due pescherecci, sono attualmente in stato di fermo a Bengasi in attesa del processo secondo la legge libica.

La battaglia di FdI per i pescatori sequestrati

“Nonostante le imbarcazioni italiane stessero svolgendo regolare attività di pesca a 60 miglia dalla costa libica, rispettando le norme internazionali, sono ora accusati di violazione territoriale e delle acque libiche. Il processo a loro carico, previsto per il 20 ottobre, non è avvenuto. Nel frattempo da due mesi le famiglie dei pescatori rapiti sono in presidio in piazza Montecitorio in attesa di una risposta da parte del Governo”. Rampelli è firmatario insieme ai colleghi Maria Cristina Caretta e Andrea del Mastro delle Vedove della richiesta per il ristoro economico a sostegno delle famiglie dei pescatori arrestati in Libia e degli armatori.

Rampelli: presentata una risoluzione alla Camera

“Abbiamo pertanto presentato una risoluzione in commissione Agricoltura. Prima firmataria la deputata Caretta, insieme a me, il collega Del Mastro Delle Vedove e altri, per chiedere appunto al Governo di intervenire. Attivando anche i canali della cooperazione internazionale, per riportare a casa i diciotto pescatori. E di adottare iniziative volte a destinare sussidi economici alle loro famiglie e indennizzi in relazione ai costi sostenuti per le imbarcazioni. Il premier Conte e il ministro degli Esteri Di Maio accelerino per far tornare in Italia i nostri connazionali”, conclude Rampelli.