Referendum sulla Giustizia: ci sono pochi giorni per far capire agli italiani l’importanza di quei 5 Sì

referendum giustizia

La guerra in Ucraina ha letteralmente stracciato anche l’agenda della politica italiana. Eppure i temi restano tutti sul tavolo, alcuni di scottante attualità, come i 5 referendum sulla Giustizia per i quali gli italiani sono chiamati a votare entro il 15 giugno.

Sebbene siano di punto in bianco spariti dalle prime pagine dei giornali, dai talk show e dal dibattito social, i 5 quesiti referendari rappresentano un’occasione formidabile per le sorti di questa legislatura. Il problema è farlo capire anche ai cittadini, tenuti all’oscuro e sommersi di informazioni circoscritte sempre ai soliti fatti.

Grazie al cielo, esistono ancora i convegni, oggi accessibili ai cittadini anche in streaming. Ricordate? Erano considerati quasi una chincaglieria della comunicazione politica. Invece rappresentano uno strumento prezioso per sfuggire al bombardamento mediatico che focalizza l’attenzione solo su certi temi. Prima, per due anni, si è parlato solo di Covid. Ora, da due settimane e non si sa per quanto tempo ancora, solo di guerra. 

Referendum sulla giustizia: se ne parla oggi alla Fondazione Alleanza nazionale

Oggi, provvidenzialmente, la Fondazione Altero Matteoli dedica un convegno ai referendum sulla giustizia. L’appuntamento è (dalle 18) presso la sala convegni della Fondazione Alleanza nazionale, in via della scrofa 43. Si parlerà appunto di Giustizia e refendum con relatori d’eccezione . Con il direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci ci sarnno l’avvocato Francesco Compagna, il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi, l’ex magistrato Luca Palamara, il presidente della Fondazione An, Giuseppe Valentino. Modera il giornalista Luca Collodi un evento curato da Marco Martinelli, già parlamentare Pdl e coordinatore di Alleanza nazionale. Si parlerà dunque dei 5 quesiti approvati dalla Consulta: sulla legge Severino, sulla separazione delle carriere, sulla custodia cautelare, sulle firme per la presentazione delle candidature alle elezioni dei togati del CSM e sui consigli giudiziari. Un convegno che, dato il livello degli interventi, avrebbe potuto tranquillamente andare in onda su un canale tv nazionale. Ma non si parla di Covid e non si parla di Ucraina. E fuori da questi due temi, l’abbiamo capito, i talk show politici non si avventurano.

L’evento potrà essere seguito dal vivo presso la Fondazione An o in diretta web su questo link e sul Facebook dell’Associazione Altero Matteoli.