Repubblica inventa una “legge bavaglio” alla stampa, Mollicone smonta la bufala

“Tranquillizzo i miei colleghi dell’opposizione: nessun bavaglio per nessuno. La libertà di stampa è sacra, la abbiamo sempre difesa, e continuerà ad esserlo. Della riforma dell’editoria si parla da anni, compresa la riforma del Fondo per il pluralismo, e tutti la invocano. L’idea è quella che, dal confronto con le categorie dei giornalisti e degli editori, possa partire dal Parlamento, proprio per essere frutto di confronto con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Esattamente il contrario di quello che ha prospettato Repubblica con quel titolo”. Così precisa il presidente della commissione Cultura Istruzione Scienza Ricerca Editoria Sport della Camera Federico Mollicone, in relazione all’articolo apparso oggi su Repubblica.

Mollicone smentisce punto per punto Repubblica

“Il titolo di Repubblica e alcuni incisi non presenti nel testo originale dell’intervista – aggiunge Mollicone – inquietano e dimostrano quello che ho denunciato: la criminalizzazione di ogni opinione da parte di alcuni giornali. Infine il tema del giornalismo da click baiting si riverbera anche nella discussione che faremo sul correttivo del Tusmar, e rappresenta un tema tipicamente parlamentare. Comprendo che stia iniziando la campagna elettorale, ma invito tutti ad un confronto sereno nel merito dei temi parlamentari senza falsificazioni delle nostre proposte.”

Angelo Bonelli già gridava al Minculpop

Alla balla di Repubblica aveva già abboccato Angelo Bonelli dei Verdi. “Non c’è alcun dubbio la destra meloniana sta preparando la svolta autoritaria avendo come modello Orban. Non basta Telemeloni, non bastano le bugie contro i presunti ‘poteri forti’ che sarebbero contro il governo e del quale nessuno sa chi siano, non basta la legge Bavaglio per impedire agli organi di stampa di pubblicare gli atti delle inchieste, ora il centrodestra vuole ripristinare il MinCulPop di stampo fascista dando la possibilità al Governo di selezionare e bloccare le notizie sul web che sono contro la ‘Comunità della destra’, come l’ha definita il presidente della Commissione Cultura ed Editoria Mollicone”. Lo afferma il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli.

“Ancora una volta questa maggioranza al potere, votata dalla minoranza degli elettori, crede di essere la proprietaria dello Stato italiano e chiede di censurare e mettere a tacere tutte le voci dissidenti dalla linea di governo. Informiamo Mollicone – continua Bonelli – che la nostra democrazia non è disponibile alle derive censorie e autoritarie progettate da questo centrodestra e che ci opporremo con ogni mezzo al controllo dell’informazione e continueremo, come sempre, a criticare gli atti degli esponenti di centrodestra e le azioni del Governo che vanno contro gli interessi degli italiani”.

“Giorgia Meloni, invece di parlare a vanvera di poteri forti, risponda delle azioni dei vari Pozzolo, Delmastro, Donzelli, Sgarbi, Santanchè e Salvini che evidenziano un quadro preoccupante di cattiva gestione e di comportamenti inappropriati all’interno del governo e della maggioranza”, conclude.