Rifiuti, Ama licenzia 270 lavoratori. La Raggi tace (e acconsente)

Ama

Roma Caput monnezza. Con Virginia Raggi sindaca, turisti e cittadini sono ormai abituati a questo desolante panorama. Ma al peggio non c’è mai fine. E la notizia di queste ore vede 270 lavoratori Ama a rischio licenziamento. Insomma, da una parte si annunciano nuove assunzioni (gli amici degli amici?). Dall’altra, nei fatti, si mandano a casa operatori che sono essenziali in queste ore. In una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti e la Uil del Lazio hanno denunciato il paradosso.

La dura nota dei sindacati romani

“Nonostante le norme impediscano i licenziamenti e con le vertenze sul global service e sull’appalto per la raccolta differenziata delle utenze non domestiche ancora in atto, Roma Capitale e Ama si rendono complici e permettono a Roma Multiservizi, loro controllata, di licenziare i lavoratori in appalto per conto della stessa Ama”.

Proprio ora che la città ha più bisogno. “Non vorremmo – prosegue la nota – che lo facessero per gettare benzina sul fuoco, per mettere in difficoltà i lavoratori e utilizzarli come ostaggi. Non vorremmo che fosse l’ennesimo ricatto alla città fatto in concomitanza con passaggi importanti nella vertenza sul global service. Un film già visto e che non vorremmo vedere più”.

Ama e Roma Capitale tagliano 270 operatori

Poi il duro attacco alla sindaca, troppo distratta dall’antifascismo. “Pesa sempre di più il silenzio e l’assenza della Sindaca Raggi – continua la nota – ancora di più in una situazione così pesante, di vera e propria crisi economica e di fronte alla violazione di norme che servono proprio a governare questo processo. I lavoratori non saranno lasciati soli e le procedure saranno impugnate con conseguente aggravio per le casse della partecipata pubblica. Ripartirà la mobilitazione perché la sindaca, Ama e Roma Multiservizi devono assumersi le loro responsabilità perché stanno lasciando senza lavoro 270 operatori, vanificando tutto il percorso fatto faticosamente fino ad oggi”.