Rischia di chiudere il Laurentino, il terzo cimitero di Roma. Per incuria

cimitero laurentino

Il cimitero Laurentino è il terzo più grande di Roma, dopo quello monumentale del Verano e quello di Prima Porta al Flaminio. E’ salito agli onori delle cronache il 7 luglio scorso perché vi è stato sepolto Ennio Morricone. Esteso su un’area di 21 ettari si trova al 13° chilometro della via Laurentina. Negli anni scorsi è stato teatro di episodi di criminalità, perché stranieri rubavano nelle automobili di chi veniva a seppellire i propri cari. Non solo, tra le tombe si aggiravano individui che cercavano oggetti preziosi addirittura con l’ausilio di metal detector.

Anche il Laurentino è un cimitero abbandonato

Oggi si torna a parlare di questo cimitero, e non per i buoni servizi che offre. Anzi, è addirittura a rischio chiusura, abbandonato com’è dalle istituzioni del Campidoglio, come peraltro gli altri cimiteri. Lo denunciano i sindacati. “Non ha più spazi per continuare la sua missione e, di fatto, ha i giorni contati. Per questo il Cimitero Laurentino, forse la struttura cimiteriale migliore di Roma, entro la fine di agosto terminerà di offrire un servizio così sensibile per i romani”. Lo annunciano in una nota Fp Cgil, Fit Cisl, Fia.

Non funziona la gestione Ama dei cimiteri

“È solo una delle più evidenti criticità di un sistema, quello cimiteriale gestito da Ama Spa – prosegue la nota – abbandonato da Roma Capitale. Da anni si aspetta di poter potenziare i crematori e cimiteri importanti come il Verano e Prima Porta che attendono interventi di manutenzione. Quest’ultimo ha persino aree interdette alle famiglie dei defunti”. “Il Cimitero Laurentino, che la stessa Giunta in una sua memoria del 2017 individuava come prioritario per gli interventi di implementazione e aumento degli spazi disponibili, è stato lasciato al suo destino.

“Il Laurentino non offre più servizi”

Diversi i progetti rimasti sospesi – prosegue la nota – con oltre 36mila metri quadrati disponibili e non utilizzati, perché i passaggi tecnici necessari non sono mai stati portati avanti. E dire che tra le tante pecche che continuiamo a denunciare, in questo caso Ama Spa ha fatto i compiti a casa, sollecitato, atteso. È Roma Capitale a non aver mosso un dito per tutelare un settore così delicato per la comunità”. “Oggi, di fatto, siamo a un passo dal degradare una simile struttura a cimitero suburbano – concludono i sindacati -. Ovvero a una struttura che non offre più servizi e di fatto lascia scoperta un’intera area della città, oltre a gettare nell’incertezza gli operatori sul proprio futuro lavorativo”.

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Commenti

  • fulvia scrive:

    il laurentino sporco? non siete mai stati al verano dove è lo schifo più totale . Al laurentino sono i miei genitori e al verano i miei suoceri e non si può fare alcun paragone. Verano è pulito solo il viale d’entrata ma per il resto sporcizia a terra e ragnatele in alto è veramente vergognoso. Al laurentino non ho mai trovato una foglia a terra. Il Verano essndo monumentale dovrebbero chiuderlo e ripulirlo tutto. questo è il mio parere frequentando tutti e due i cimiteri