Roma 25 nuove aree sport e gioco in nove Municipi, ma con (altri) 2,3 milioni di mutuo

Roma, sullo sfondo un'area gioco, in primo piano il sindaco Gualtieri e l'assessore all'Ambiente Sabrina Alfonsi

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Roma 25 nuove aree sport e gioco in nove Municipi, ma con (altri) 2,3 milioni di mutuo. Il Campidoglio annuncia l’avvio dei lavori per la manutenzione straordinaria e la realizzazione di 25 nuove aree ludiche e sportive in nove Municipi. Parliamo di spazi per bambini, giovani, anziani e cani, in parchi pubblici e giardini degradati. Un’operazione che si veste di buone intenzioni, ma che costerà ai cittadini ben 2.343.000 euro, finanziati interamente a mutuo.

Il progetto è stato inserito nel Bilancio di Previsione Finanziario 2024-2026 e approvato con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 48 del 22 febbraio 2024, con l’obiettivo di intervenire in aree già abbandonate o in corso di dismissione. Ma la vera notizia non è la nobile finalità dell’intervento, quanto il suo pesante costo: non si tratta di fondi europei, né di risorse disponibili, ma di nuovo debito contratto da Roma.

L’ennesimo prestito sulle spalle di Roma e dei romani

Il finanziamento è stato approvato dalla Ragioneria Generale il 5 novembre 2024. Il debito, per quanto spalmato su più anni, peserà sulle casse comunali fino a esaurimento del piano di rientro, aggravando la già critica situazione finanziaria della Capitale.

Il sindaco Roberto Gualtieri, nella doppia veste di Primo cittadino e Commissario straordinario per il debito di Roma, è chiamato – prima e sopra a tutto – a risanare i conti della città. Ma, mentre da un lato si fa garante del rientro, dall’altro continua ad autorizzare operazioni che comportano nuove esposizioni finanziarie. E per legge, fino al 31 dicembre 2027, ogni nuova spesa deve essere sottoposta al giudizio del governo nazionale: Palazzo Chigi, Ministero dell’Economia e Ministero dell’Interno devono infatti approvare ogni sei mesi la “lista delle spese” presentata dal Sindaco.

Tempi, gare e appalti: l’iter di un debito che pesa su Roma

La macchina burocratica si è mossa con precisione. Il progetto è stato approvato con Delibera n. 272 dell’1 agosto 2024, seguito dalla Conferenza dei Servizi conclusa positivamente il 30 ottobre 2024. Il prestito è stato ufficializzato il 5 novembre 2024. Il progetto esecutivo è stato approvato il 6 dicembre 2024. La gara d’appalto è stata pubblicata il 29 gennaio 2025.

Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la IPOMAGI S.r.l., per un importo lavori di oltre 2 milioni di euro, a cui si sommano IVA, oneri per la sicurezza, imprevisti e spese accessorie. Nulla da dire sull’iter, tutto regolare, tutto secondo norma. Ma il punto resta: a che serve risanare il debito se se ne crea di nuovo?

Roma, verde pubblico o verde contabile?

Sarà pure giusto riqualificare parchi come quelli di via Nemorense, Parco della Resistenza, Meda o Tozzetti. Ma il metodo scelto solleva non pochi dubbi. Invece di usare fondi strutturali europei, risorse PNRR o fondi a fondo perduto, l’Amministrazione Gualtieri ha deciso di fare nuovi debiti per finanziare l’ordinaria manutenzione urbana. E tutto ciò mentre la Capitale arranca sotto il peso di un debito storico che supera i 12 miliardi di euro.

A fronte di mutui come questo, i romani dovranno continuare a fare i conti con tagli, rincari e servizi insufficienti. Altro che “cura del verde”: qui si rischia l’ennesimo maquillage pagato a rate. E quando i giochi saranno fatti, chi pagherà davvero il conto saranno, ancora una volta, i cittadini.

Gualtieri tra due fuochi, con vista elezioni 2027

La posizione del Sindaco appare ogni giorno più schizofrenica. Come Commissario per il rientro dal debito, dovrebbe bloccare gli sprechi, evitare nuovi prestiti, razionalizzare la spesa. Eppure, è lui stesso a firmare operazioni come questa, che aumentano il debito invece di ridurlo. Una contraddizione insanabile che rischia di minare la credibilità dell’intero piano di rientro. Di sicuro, è difficile ignorare il fatto che lo stesso sindaco già intravede il peso delle prossime elezioni amministrative 2027, con una fiducia – quella dei cittadini – tutta ancora da riconquistare, con la maggioranza che, attorno a lui, appare tutt’altro che compatta.

Intanto, ogni sei mesi, dovrà bussare a Palazzo Chigi per ottenere il via libera alle sue spese. E la Premier Meloni, il Ministro Giorgetti e il Ministro Piantedosi avranno il coltello dalla parte del manico. Perché quando si chiede, bisogna anche saper rendere conto.

Nel frattempo, a Roma si inaugureranno altalene e percorsi fitness. Belle foto per la propaganda. Meno per i bilanci.

I nodi centrali di questa vicenda sono legati a due aspetti, a nostro avviso. Il primo: queste opere vedranno la luce entro il 2027, quindi prima della prossima tornata elettorale. E costituiranno di fatto una bella pubblicità per tutti i futuri candidati. Il secondo nodo: su Roma Capitale grava la spada di Damocle della Gestione Commissariale che durerà fino al 2027 incluso. Esattamente come previsto dal Decreto nazionale di approvazione della proposta del Piano di Rientro dal Debito di Roma approvato lo scorso 23 gennaio.

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma – www.7colli.it