Roma, arrestato dipendente Atac con la passione per il bodybuilding: spacciava sostanze dopanti

Un dipendente dell’Atac, noto anche come bodybuilder e personal trainer, è stato arrestato a Ostia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze dopanti ed è in attesa di processo a Roma. L’uomo, un quarantasettenne residente sul litorale romano, è stato colto in flagrante durante un’operazione condotta dagli agenti del X Distretto “Lido di Roma”. La vicenda ha suscitato clamore non solo per il ruolo pubblico del sospettato, ma anche per il suo seguito sui social, dove dispensava consigli sul fitness e promuoveva integratori alimentari.
Roma, arrestato un dipendente ‘infedele’ di Atac
Le indagini sono iniziate quando gli agenti hanno notato un uomo uscire dall’abitazione del sospettato con una siringa di piccole dimensioni. Alla vista della polizia, l’individuo ha tentato di allontanarsi rapidamente, destando ulteriori sospetti. Dopo aver fermato l’auto e controllato il contenuto della siringa, è emerso che si trattava di nandrolone, uno steroide anabolizzante classificato come sostanza stupefacente.

La passione per il bodybuilder e le sostanze dopanti e non solo
La scoperta ha portato gli agenti a perquisire l’abitazione del dipendente Atac. All’interno sono state rinvenute due fiale di testosterone. Altre sostanze anabolizzanti. Una trentina di siringhe simili a quella già sequestrata e una somma di denaro in contanti. Secondo gli inquirenti, questi elementi rafforzano l’ipotesi di un’attività di spaccio organizzata.
Arresto a Ostia e processo a Roma per il dipendente Atac
Il sospettato ha negato ogni addebito, dichiarando che il visitatore fosse passato unicamente per ricevere una scheda di allenamento. Tuttavia, le prove raccolte durante il blitz sembrano indicare il contrario. L’arresto è stato convalidato durante il processo per direttissima, e il giudice ha disposto per l’uomo l’obbligo di firma tre volte a settimana in attesa del processo.
Attesa per il processo al Tribunale di Roma
Il caso sarà ora al centro dell’attenzione del Tribunale di piazzale Clodio, dove i giudici dovranno fare luce sulle responsabilità del sospettato. Nel frattempo, il dibattito sulla regolamentazione e il controllo delle sostanze dopanti continua, richiamando l’attenzione sull’importanza di prevenire e contrastare questo fenomeno in ogni ambito, dallo sport amatoriale a quello professionale.