Roma, crollo alla Torre dei Conti: chi è Octav Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie
Si chiama Octav Stroici e ha 66 anni. È lui, l’operaio rimasto sepolto sotto le macerie nel drammatico crollo alla Torre dei Conti, al centro di Roma. È nato a Suceava, nel nord della Romania, ma da anni ha scelto l’Italia come nuova casa. Vive a Monterotondo con la moglie, lavora nei cantieri e manda avanti la famiglia, senza spaventarsi della fatica.
Quando ha saputo del crollo, sua moglie si è precipitata in largo Corrado Ricci. È arrivata di corsa, senza fiato, con lo sguardo perso nel vuoto, decisa a restare lì fino a a quando non porteranno fuori suo marito. Al suo fianco, l’ambasciatrice romena Gabriella Dancau e il personale del consolato, insieme a un team di supporto psicologico dell’associazione Alfredo Rampi. Tutti uniti in un’attesa interminabile, aggrappati al filo di voce dell’uomo sotto le pietre.
La richiesta di aiuto di Octav Stroici
“Fate presto, non so quanto posso resistere. Non posso muovermi. Salvatemi”, avrebbe detto Stroici ai vigili del fuoco durante i primi contatti. Parole che restituiscono l’immagine di una lotta disperata contro il tempo e la paura. Octav Stroici è uno dei tre operai romeni coinvolti nel crollo interno della Torre dei Conti. Al quarto piano, quando i primi frammenti hanno cominciato a staccarsi, alcuni colleghi sono riusciti a fuggire. Lui no. È rimasto intrappolato tra le macerie, schiacciato dalla struttura e dalla polvere.
Da ore i soccorritori scavano senza sosta, cercando di liberarlo centimetro dopo centimetro. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha abbracciato la moglie dell’operaio assicurando: “Faremo tutto il possibile per tirarlo fuori”. Anche la premier Giorgia Meloni ha espresso la propria vicinanza. “Seguo con profonda apprensione l’evolversi dei soccorsi alla Torre dei Conti. Il mio pensiero va all’operaio che lotta per la vita sotto le macerie e alla sua famiglia. Desidero ringraziare vigili del fuoco, forze dell’ordine e soccorritori che stanno operando con coraggio e dedizione in condizioni estreme”.