Roma, farina e slogan davanti al Ministero dell’Agricoltura: la protesta di Ultima Generazione

Questa mattina, giovedì 12 giugno 2025, intorno alle 10.00, sette attivisti del movimento Ultima Generazione, aderenti alla campagna “Il Giusto Prezzo”, hanno messo in atto una protesta pacifica ma ad alto impatto visivo davanti al Ministero dell’Agricoltura, in via XX Settembre a Roma. I partecipanti si sono presentati a torso nudo, con la scritta “Tagliamo l’IVA” dipinta sul corpo, mentre si cospargevano con sacchi di farina bianca e mostravano un cartonato raffigurante una forbice gigante.
Secondo quanto riportato dal movimento, l’intento era quello di denunciare l’inerzia dell’esecutivo sul tema del caro-vita e in particolare sulla mancata riduzione dell’IVA su generi alimentari di prima necessità come pane, latte e verdura. In una nota diffusa subito dopo l’azione, Ultima Generazione ha spiegato che il colore bianco simboleggiava “l’assenza, la sottrazione, l’inazione”, e che l’iniziativa voleva richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale su una questione considerata urgente per milioni di famiglie italiane.

Ultima Generazione: “Promesse non mantenute su una misura concreta contro l’aumento dei prezzi”
Durante la protesta, i manifestanti hanno parlato pubblicamente per denunciare il mancato rispetto delle promesse politiche da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. In particolare, hanno sottolineato che, nonostante le dichiarazioni d’intenti, non è stato ancora introdotto alcun taglio dell’IVA sui principali alimenti, misura che – secondo il movimento – contribuirebbe ad alleggerire il carico economico sulle famiglie a basso reddito.
L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto poco dopo l’inizio della manifestazione: i sette partecipanti sono stati allontanati e accompagnati in questura, come confermato dalle autorità.
Annunciato un boicottaggio dei supermercati
Attraverso un messaggio pubblicato sui propri canali social, Ultima Generazione ha annunciato un’azione su scala nazionale: a partire da ottobre, il movimento promuoverà un boicottaggio dei supermercati. L’iniziativa punta a esercitare una pressione economica e politica sul governo, chiedendo un intervento concreto sul fronte del taglio dell’IVA sui beni di prima necessità.
Nel messaggio, il movimento propone anche misure alternative per reperire le risorse necessarie, come una tassazione straordinaria sugli extra-profitti delle multinazionali del cibo, della grande distribuzione e delle industrie fossili. Inoltre, viene chiesto di rivedere le spese statali, privilegiando investimenti in sostegno all’agricoltura e accesso al cibo rispetto a armi e combustibili.