Roma, furgone in doppia fila trancia lo specchietto al bus, l’autista Atac: “Ma dove ca**o hai preso la patente?”


Caos e traffico in tilt a Roma, nella centralissima zona di piazza Bologna. Un furgone parcheggiato in doppia fila ha provocato l’ennesimo disagio sulle strade della Capitale, colpendo e danneggiando lo specchietto retrovisore di un autobus dell’Atac. La scena, ripresa da alcuni passanti, ha immediatamente fatto il giro dei social, alimentando il dibattito sulla mancanza di disciplina degli automobilisti romani.

Roma, furgone in doppia fila trancia lo specchietto al bus Atac

L’episodio, accaduto in pieno giorno, ha bloccato la circolazione per diversi minuti, creando rallentamenti e tensione tra gli automobilisti e i passeggeri del mezzo pubblico. L’autista del bus, visibilmente contrariato, ha reagito con una frase colorita che testimonia l’esasperazione di chi ogni giorno si trova a dover affrontare situazioni simili nel traffico cittadino.

Il video di Welcome to Favelas lascia attoniti

Il video, pubblicato dal noto portale “Welcome to Favelas”, ha rapidamente raggiunto migliaia di visualizzazioni e commenti. Gli utenti, divisi tra ironia e indignazione, hanno sottolineato come episodi del genere siano ormai all’ordine del giorno nella Capitale, dove la sosta selvaggia e il mancato rispetto delle regole stradali rappresentano una costante.

L’autista Atac: Ma dove ca**o hai preso la patente?”

L’incidente riaccende il dibattito sulla gestione della viabilità e sulla necessità di maggiori controlli da parte delle autorità per contrastare comportamenti irresponsabili che mettono a rischio la sicurezza di pedoni, conducenti e passeggeri del trasporto pubblico. Il fenomeno della doppia fila, infatti, continua a essere una delle principali cause di congestione del traffico cittadino, rallentando il servizio degli autobus e aggravando una situazione già critica.

Gli utenti dei mezzi pubblici romani, sempre più esasperati, chiedono interventi concreti per garantire una mobilità più fluida e sicura. Nel frattempo, le immagini di piazza Bologna restano l’ennesima testimonianza di una città dove il codice della strada spesso passa in secondo piano, con conseguenze che pesano sulla vita quotidiana di tutti.