Alla Pisana il centrodestra alza la testa sulla Roma Latina

Ma che bravi quelli del governo Pd Cinquestelle a schierarsi contro la Roma Latina… E che bravo Nicola Zingaretti a far sfregiare il territorio che governa. Il Lazio ridicolizzato dall’esecutivo di Giuseppe Conte e dalla sua ministra Paola De Micheli.

La sveglia, ieri mattina, l’aveva suonata Matteo Salvini e sembrava quasi roba da non crederci: “Oltre 60 miliardi e decine di cantieri da Nord a Sud, ma il governo non nomina i commissari e si dimentica della Pontina e della Roma-Latina. Capitale in mano ai grillini, Regione in mano al Pd, governo nazionale in mano a Pd-5Stelle: il risultato è desolante e il Paese è bloccato. Roma, il Lazio e tutta Italia meritano molto di più e molto meglio.

Roma Latina messa da parte

Una bomba. Passavano le ore e da Zingaretti e compagnia neppure una reazione. Poi a tarda sera, per metterci la classica pezza, il senatore Bruno Astorre del Pd inventa una riunione della direzione regionale del Pd per rassicurare il mondo che ci penserà autostrade Lazio…

Chiacchiere, sempre e solo chiacchiere per continuare a fuggire dalle gravissime responsabilità. Le hanno quanti per anni, tantissimi anni, hanno sabotato un’opera essenziale per il territorio.

E ha fatto bene a reagire compattamente l’intero centrodestra alla Pisana. Fratelli d’Italia con Giancarlo Righini: “Tempo di compromessi e di rimpasti per evitare la crisi di Governo, tempo di restituire al Movimento Cinquestelle i tanti aiutini  ricevuti alla Pisana, ed ecco qua il gioco è fatto: Zingaretti lascia sfilare la Roma – Latina dall’elenco delle infrastrutture prioritarie per le quali è prevista a stretto giro la nomina dei commissari. E ancora: “Rileviamo come ancora una volta il Presidente del Lazio, anteponga gli interessi di partito e gli equilibri di potere, alle esigenze di sviluppo sociale ed economico e di crescita dell’occupazione dei territori.

Il governo smentisce il governo

A ruota, Giuseppe Simeone, di Forza Italia: Solo la scorsa estate il presidente della Regione Lazio, nel corso di una conferenza stampa con il ministro Paola De Micheli, riguardante la presentazione del piano delle infrastrutture da realizzare nel Lazio e ’sbloccate’ dal decreto semplificazioni, aveva affermato che non restava che procedere rapidamente verso le nomine dei commissari per aprire il prima possibile i cantieri. Tutto sembrava ormai pronto per l’accelerazione finale. Ed invece alle parole non hanno fatto seguito i fatti.

Ovviamente, anche la Lega, con i parlamentari Claudio Durigon e Francesco Zicchieri: “Il governo smentisce il governo, stralciando la Roma-Latina dalle opere prioritarie. Così l’iter dovrebbe ricominciare da capo, rinunciando di fatto a 2,7 miliardi di euro che genererebbero migliaia di posti di lavoro nella fase dei cantieri e ad opera ultimata”.

Una vergogna assoluta, che deprime l’economia, blocca lo sviluppo, scoraggia gli investimenti. E il centrosinistra del Lazio mischiato con i Cinquestelle: il risultato si chiama retromarcia.