Roma metropolitane a rischio crack. E ora saltano pure gli stipendi

Altro che sogni di gloria. Nuove tratte della metropolitana di Roma, in grado di collegare l’estrema periferia est della città con il centro storico. E poi oltre, fino a passare il Tevere. Giungere in prossimità del Vaticano e proseguire fino a Farnesina e a Roma nord. Progetti, annunci dati alla stampa. Spesso in maniera frettolosa, come nel caso della stazione archeologica dei Fori Imperiali della metro C. Che doveva essere il fiore all’occhiello della mobilità dolce tanto reclamizzata dalla giunta Raggi. Il nastro sarà  tagliato entro il 2020, avevano fatto sapere dal Campidoglio. Peccato che sia slittato tutto. E che se va bene ne riparleremo tra quattro anni. Ma adesso sono i conti in rosso di Roma Metropolitane a fare paura. Perché già la società messa in liquidazione dal Comune di Roma aveva subito un pignoramento per 900 mila euro. Da parte di Metrofil, società che si è occupata della realizzazione del corridoio della mobilità dedicato ai filobus di Eur Laurentino. Ora però è arrivata un’altra mazzata, stavolta per 17 milioni. Così gli stipendi di novembre dei 150 lavoratori ancora presenti in azienda sono saltati. E l’acconto di 600 euro promesso dal Campidoglio non si è visto. Ma a rischio sono anche le buste paga e le tredicesime di dicembre. Con il Natale che si avvicina, e tante famiglie che rischiano di non poter fare neppure la spesa.

Roma, niente soldi dal Governo. E la Raggi ancora aspetta i fondi per le metropolitane

Roma metropolitane rischia di fallire. I sindacati sul piede di guerra, è il Comune che non paga

Adesso Roma metropolitane rischia davvero il fallimento. Dopo l’ulteriore pignoramento di circa 17 milioni di euro, che ha messo in ginocchio l’azienda. Già posta in liquidazione dal Campidoglio, con la nomina un anno fa del commissario Giovanni Mottura. Che guarda caso, adesso è diventato il numero uno di Atac. Al posto di Simioni, ‘volato’ in Enav. In quel valzer di posti di sottogoverno targati 5 Stelle che fanno capire come i grillini abbiano superato da un pezzo l’imbarazzo di occupare le poltrone. Ma i sindacati non ci stanno, e promettono battaglia. Perché dicono, i debiti sono colpa del Comune. Che non pagherebbe quanto dovuto a Roma metropolitane. Potrebbero farlo attraverso un debito fuori bilancio, hanno dichiarato i rappresentanti cittadini e del Lazio della UIL e della Cgil trasporti. Ma invece niente, e i lavoratori ormai sono allo stremo.

È una corsa contro il tempo. E in Campidoglio opposizioni all’attacco

“Roma Metropolitane scivola verso il fallimento e gli impegni non mantenuti dal Campidoglio mettono a repentaglio salari, posti di lavoro e perfino l’esistenza stessa dell’azienda”  hanno dichiarato la Uilt, la Cgil e la Filt Cgil Roma e Lazio. “È una corsa contro il tempo: se la sindaca Raggi non metterà mano alla situazione, il liquidatore ha comunicato che entro la fine dell’anno darà corso a quanto previsto dalla legge”. Ma a fronte del possibile crack dell’azienda, anche la politica ha voluto lanciare l’allarme. A cominciare da Fratelli d’Italia, tramite il vice presidente dell’Aula di Giulio Cesare Francesco Figliomeni.

“Come avevamo più volte denunciato presentando anche vari atti in Assemblea capitolina, la situazione dei lavoratori di Roma Metropolitane è sempre più preoccupante. Visto che non sono state erogate nemmeno le 600 euro di acconto promesse per il mese di novembre. Poiché ci sarebbe un altro pignoramento sui conti” ha dichiarato Figliomeni. Parlando di “gestione disastrosa” da parte del Campidoglio. “Sollecitiamo Raggi a tagliare qualche nastro in meno e invece attivarsi con ogni mezzo presso la società affinché vengano immediatamente risolte le criticità”, ha concluso il consigliere del partito della Meloni. “Provvedendo a far corrispondere gli stipendi ai lavoratori per evitare di far trascorrere in modo drammatico le prossime festività natalizie, peraltro già abbastanza compromesse dalla attuale emergenza sanitaria”.

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