Roma, multano la parrucchiera ma poi fanno sbarcare clandestini infetti

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Per carità, hanno fatto bene i carabinieri a multare la parrucchiera che non rispettava le norme anti-Covid. Però che senso ha l’impegno delle nostre forze dell’ordine se poi il governo fa sbarcare clandestini positivi? E se poi li sparge in tutto il Paese, a cominciare dall’ospedale militare Celio di Roma? Così il governo vanifica l’impegno e l’abnegazione non solo delle forze dell’ordine ma di tutti gli italiani in questo drammatico periodo. I contagi nel Lazio in questo momento vengono quasi tutti dall’estero. Perché non chiudiamo i confini?

La parrucchiera originaria del Bangladesh

Ecco come è andata. Controlli dei Carabinieri per verificare il rispetto della normativa in materia di emergenza Covid 19 nei quartieri Cornelia e Boccea a Roma. Nello specifico, i Carabinieri della Stazione Madonna del Riposo e del Nucleo operativo hanno controllato 5 esercizi commerciali. Varie irregolarità sono state riscontrate in un negozio di parrucchiere. La titolare, una cittadina del Bangladesh di 41 anni, è stata sanzionata.

Sospesa l’attività della parrucchiera per 5 giorni

All’interno del suo salone i militari hanno verificato che, sia il personale sia gli avventori, non indossavano alcun dispositivo personale di sicurezza, non era presente un elenco con un servizio di prenotazione. Per scaglionare l’ingresso dei clienti, e non era assicurata la distanza di sicurezza di almeno un metro, nel rispetto dei protocolli volti a prevenire il rischio di contagi. Inoltre, i Carabinieri hanno accertato anche la presenza di un lavoratore in nero. Per la titolare è scattata la sospensione dell’attività per 5 giorni e una sanzione amministrativa dell’importo di 1.800 euro.

Che senso ha se poi sbarcano i clandestini?

Tuttavia la stessa assistenza sanitaria riservata oggi agli importatori di Covid, non fu riservata per nostri concittadini. La lotta al Covid da parte del nostro governo e della nostra Regione sta assumendo contorni grotteschi che presto ricadranno sulla pelle dei nostri connazionali. E mentre in Italia risale l’indice del contagio arrivando a 1,01, non va meglio nel Lazio con l’1,23 dietro solo a Veneto e Lombardia. Cosa stanno facendo Conte e Zingaretti per impedire questo? Se l’Rt è di nuovo fuori dai limiti, lo dobbiamo esclusivamente ai 5 Stelle e al Pd per via dei cosiddetti casi di importazione, persone positive arrivate da noi da Paesi a rischio.

“Aumento scriteriato degli sbarchi”

Lo denuncia Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega, membro della commissione Sanità, che si è recato davanti al Policlinico militare del Celio per esprimere “piena indignazione contro il governo per l’aumento scriteriato degli sbarchi e la conseguente e faziosa assistenza sanitaria ai clandestini positivi”. “Mentre migliaia di italiani, in piena pandemia – aggiunge – sono morti spesso soli in casa senza le cure necessarie, lontano dai propri parenti e senza nemmeno la dignità di un funerale.

Il governo ci sta riportando nell’emergenza

Oggi invece – conclude Giannini – i pentastellati e il Pd, al contrario di quanto avvenuto qualche mese fa, continuano a spendersi con cura e premura nei confronti di chi sta contribuendo a riportare il nostro Paese nel pieno dell’emergenza. Una sorta di razzismo al contrario nei confronti degli italiani che la Lega non è più disposta a tollerare”.

(Foto: Il Primato nazionale)