Roma, nuova ciclabile piazza Cina-Torrino-Eur: ‘Mozzate le radici dei pini storici’

Roma, la realizzazione della nuova pista ciclabile che collegherà piazza Cina al quartiere Torrino-Eur è finita al centro di una polemica tecnica e politica che coinvolge di nuovo il patrimonio arboreo della Capitale a causa del presunto taglio nel corso del cantiere affidato ad Astral delle radici di alcuni pini situati su piazza Monte di Tai. Questo episodio ha luogo, tra l’altro, a poche settimane dalla tragica morte della giovane architetta Francesca Ianni rimasta schiacciata da un albero a fine dicembre, tra l’altro sotto gli occhi dei suoi due figli e di una amica. Un albero situato su via Sacco e Vanzetti. A cui sembrerebbe fossere state recise le radici qualche anno fa e avrebbe per questo perso il suo ancoraggio a terra.
Roma, una nuova ciclabile tra piazza Cina e il Torrino-Eur
Tornando alla ciclabile piazza Cina-Eur-Torrino, durante i lavori, finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), numerosi cittadini hanno segnalato il danneggiamento di radici dei pini storici presenti in piazza Monte di Tai. La vicenda è stata oggetto anche di una interrogazione urgente a risposta scritta firmata dall’ex sindaca di Roma nonché attuale consigliera capitolina, Virginia Raggi, ma anche dalla consigliera del IX Municipio Carla Canale.

‘Mozzate le radici dei pini storici’
“L’assessora Alfonsi – scrivono in una nota stampa congiunta proprio le due consigliere Raggi e Canale – farebbe bene a preoccuparsi di vigilare sui cantieri in corso di realizzazione per il Pnrr, il Giubileo e quant’altro, che vedono interessate aree dove sono presenti alberature. Da qualche settimana sono iniziati, ad esempio, nel Municipio IX i lavori per la realizzazione della ciclabile Piazza Cina-Torrino-Eur, tramite fondi Pnrr. Molti cittadini – spiegano – ci hanno segnalato che nel corso delle lavorazioni in piazza Monte di Tai sarebbero stati recisi degli apparati radicali dei pini ivi presenti. Inoltrandoci anche materiale fotografico a corredo. Per questo abbiamo immediatamente presentato una interrogazione. Il nostro scopo è quello di capire se sono state seguite le prescrizioni relative agli artt. 35 e 36 del Regolamento capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale ed a quanto disposto anche dal Regolamento scavi. E’ inaccettabile che il verde capitolino – concludono – sia messo in pericolo dai cantieri della stessa amministrazione che dovrebbe tutelarlo”.
È a rischio la stabilità di pini e alberi di Roma?
La questione tocca un tema sensibile per i cittadini romani, già allarmati dalla crescente perdita di alberature storiche in diverse zone della città. La pista ciclabile Piazza Cina-Torrino-Eur rappresenta un progetto di mobilità sostenibile importante per migliorare i collegamenti tra i quartieri. Ma il presunto danneggiamento dei pini mette in discussione il bilanciamento tra progresso infrastrutturale e salvaguardia ambientale. Ma anche e soprattutto la sicurezza pubblica, come dimostra il caso dell’architetta Ianni.
I cittadini lamentano la scarsa tutela degli alberi
La realizzazione della pista ciclabile si inserisce in un quadro più ampio di interventi infrastrutturali finanziati dal Pnrr e legati a eventi come il Giubileo. Tuttavia, le criticità emerse in questo caso sollevano interrogativi più ampi sulla gestione del verde urbano nei cantieri pubblici. Da tempo, i cittadini e le associazioni ambientaliste denunciano la scarsa attenzione riservata alla tutela del patrimonio arboreo durante i lavori. La app per controllare gli alberi annunciata da Gualtieri la scorsa estate si sta rivelando sempre di più come uno specchietto per le allodole.
Inoltre il regolamento capitolino sul verde pubblico è stato concepito per garantire una gestione sostenibile del paesaggio urbano. Ma la sua applicazione risulta spesso disomogenea. L’episodio di Piazza Monte di Tai evidenzia la necessità di un monitoraggio più rigoroso dei cantieri, specialmente in aree verdi storiche.
La salvaguardia del patrimonio arboreo rappresenta una sfida cruciale per Roma, città che si trova a dover conciliare sviluppo e tutela ambientale. In attesa di chiarimenti ufficiali sul caso, l’attenzione resta alta, con i cittadini che chiedono interventi concreti per proteggere uno dei beni più preziosi della città: il verde pubblico.
