Roma, più rifiuti a Casal Lumbroso, il progetto in Regione: ma i cittadini possono dire la loro

Roma, il rendering del progetto di Casal Lumbroso

La gestione dei rifiuti di Roma torna al centro del dibattito politico-istituzionale, ma non con il discusso e contestatissimo progetto di maxi inceneritore Acea, ma con un progetto ulteriore (per leggerlo, clicca qui) che punta a potenziare un impianto esistente in via Casal Lumbroso. Si tratta della proposta avanzata dalla società C&C Impianti S.r.l., che mira a espandere le proprie attività di trattamento di rifiuti e a incrementare la linea di compostaggio già attiva sul sito.

L’iniziativa, che ha superato la prima fase burocratica, in Regione Lazio, è ora sottoposta a una Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e a un procedimento autorizzatorio unico regionale, il P.A.U.R., che di fatto apre la porta alla partecipazione pubblica.

L’area interessata si trova in una posizione strategica, racchiusa tra il Grande Raccordo Anulare, l’autostrada Roma-Fiumicino e la via Aurelia. A meno di 200 metri si trova l’ex discarica di Malagrotta, un nome che da solo evoca anni di criticità e polemiche sulla gestione dei rifiuti urbani.

Espansione e nuove attività

Il progetto della C&C Impianti S.r.l. non si limita a un semplice potenziamento. La società intende superare le attuali soglie di gestione, definite dal DM 186/2006, e introdurre tre nuove linee di trattamento.

L’obiettivo è quello di diversificare i servizi, affiancando all’attuale produzione di ammendante tramite compostaggio vegetale, la gestione di ulteriori flussi di rifiuti non pericolosi. Le nuove attività prevedono anche la produzione di cippato ligneo-cellulosico.

L’azienda, già in possesso di un’autorizzazione per la messa in riserva e il compostaggio, aveva inizialmente presentato una richiesta per una procedura semplificata. Tuttavia, ha scelto di seguire la strada più complessa e trasparente della Valutazione di Impatto Ambientale, un passaggio fondamentale che richiede un’analisi approfondita delle possibili conseguenze sull’ambiente circostante. L’istanza è stata presentata alla Regione Lazio, che ora sta gestendo l’iter amministrativo.

Le preoccupazioni del territorio

Nonostante il progetto sia ancora in una fase preliminare, i suoi contorni hanno già suscitato l’attenzione delle comunità locali. L’area di Casal Lumbroso, seppur con una bassa densità abitativa (stimata tra i 3 e i 10 abitanti per kmq nelle sezioni censuarie più vicine), è storicamente sensibile ai temi ambientali, soprattutto dopo la chiusura della vicina discarica di Malagrotta, che ha rappresentato per decenni un fardello per l’intera zona.

Le questioni più rilevanti riguardano il potenziale aumento delle emissioni in atmosfera, la gestione delle acque, il rumore e l’impatto sul traffico. Il progetto prevede un aumento del flusso di mezzi pesanti, che si muoveranno su una viabilità già congestionata e a ridosso di aree residenziali.

Inoltre, l’area di intervento si trova in una zona considerata “Paesaggio agrario di valore” e “Paesaggio agrario di continuità”, secondo il Piano Territoriale Paesistico Regionale, e parzialmente nella fascia di rispetto del Fosso di Fontignano. Questi vincoli ambientali e paesaggistici richiederanno un’attenta valutazione da parte delle autorità regionali per garantire la conformità del progetto.

Un’occasione per i cittadini

Il cuore del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’articolo 27-bis del D.Lgs. n. 152/2006, è la possibilità per il pubblico di intervenire attivamente. L’avviso pubblicato sul sito della Regione Lazio non è un semplice adempimento burocratico. Ma un invito a tutti i cittadini a prendere visione della documentazione tecnica e a presentare osservazioni e opposizioni entro i termini stabiliti.

Questo passaggio democratico è cruciale. I residenti, le associazioni e i comitati di quartiere hanno l’opportunità di analizzare lo “Studio di Impatto Ambientale” (SIA) redatto dal proponente e di esprimere le proprie perplessità o indicare alternative.

La Regione Lazio dovrà poi tenere conto di queste osservazioni nel corso dell’istruttoria, prima di giungere a una decisione finale. La decisione su un progetto di tale portata non può prescindere da un confronto con chi vive quotidianamente nel territorio interessato. La partecipazione pubblica è il baluardo a tutela dell’ambiente e della salute.

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