Roma, prof insulta il collega dopo la proiezione del film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa: “Pedofilo infame”

Roma, un episodio di grave tensione ha scosso il liceo Kennedy di Roma, dove una docente è accusata di aver rivolto insulti pesantissimi a un collega tramite chat. La vicenda è emersa in seguito alla proiezione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, organizzata il 19 dicembre presso il cinema Sacher di Monteverde Vecchio.
Roma, la proiezione e il dibattito poi gli insulti dalla prof: “Pedofilo infame”
L’iniziativa culturale, pensata per affrontare temi legati all’identità di genere e alla crescita personale, prevedeva un dibattito moderato dal critico Riccardo Tavani. Durante l’evento, il docente Massimo Frana ha condiviso con gli studenti la storia di un ex alunno che, dopo il diploma, aveva intrapreso un percorso di transizione di genere. L’intervento di Frana mirava a sottolineare l’importanza di un dialogo aperto tra studenti e insegnanti su tematiche complesse.

Tuttavia, il dibattito si è trasformato in un acceso confronto quando un’altra docente ha preso il microfono per esprimere opinioni critiche sulla fragilità delle nuove generazioni. La situazione è degenerata ulteriormente quando, in un momento successivo, l’insegnante ha interrotto il critico Tavani, arrivando a spintonarlo. L’intervento dello staff del cinema ha posto fine all’evento in maniera brusca.
Gli insulti via chat
La tensione non si è placata al termine della proiezione. Nelle ore successive, Frana ha iniziato a ricevere una serie di messaggi su WhatsApp dalla collega coinvolta nell’episodio. Le chat, che in pochi giorni hanno raggiunto circa 30 messaggi, contenevano insulti di una gravità inaudita. Espressioni come “Pedofilo infame” e “Dio vi farà pagare finché crepate” sono solo alcune delle frasi riportate dal docente, che ha deciso di denunciare tutto alla dirigenza scolastica.
Gli insulti non si sono limitati a Frana, ma hanno coinvolto anche altre persone, tra cui una donna identificata come la preside del liceo, apostrofata con termini volgari e offensivi. La vicenda ha sollevato un profondo allarme all’interno della comunità scolastica.
Le reazioni e le conseguenze
Di fronte alla gravità dei fatti, il liceo Kennedy ha avviato un’indagine interna per fare chiarezza sull’accaduto e valutare eventuali provvedimenti nei confronti della docente coinvolta. Fonti della scuola confermano che sono in corso passi formali per approfondire i comportamenti tenuti al cinema Sacher e le successive comunicazioni via chat.
Nel frattempo, Frana ha ricevuto un’ampia solidarietà da colleghi, genitori, studenti ed ex alunni. L’episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza dell’educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole, evidenziando come la mancanza di formazione su questi temi possa generare tensioni non solo tra gli studenti ma anche tra gli adulti.
Un episodio simbolo di un problema più ampio
Questa vicenda rappresenta un esempio emblematico delle sfide che il sistema scolastico italiano deve affrontare nel trattare tematiche delicate come l’identità di genere e la convivenza rispettosa. Mentre si attende di conoscere gli esiti delle indagini interne, resta alta la preoccupazione per il clima di tensione che episodi come questo possono generare, minando la serenità dell’ambiente educativo.
L’episodio al liceo Kennedy non è solo un caso isolato, ma un segnale d’allarme su cui la scuola e la società devono riflettere per costruire un futuro più inclusivo e rispettoso delle diversità.