Roma, ragazzo di 20 anni massacrato di botte e lasciato svenuto in strada in via Tagliamento: è mistero

Roma - Via Tagliamento

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Lo hanno trovato all’alba, steso a terra, privo di sensi, pieno di lividi. Abbandonato come un sacco vuoto in mezzo al marciapiede. Eppure nessuno ha visto nulla. Nessuno ha chiamato i soccorsi. Nessuno ha parlato.

È successo a Roma, nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, in via Tagliamento, nel cuore del quartiere Salario-Parioli, non lontano da una nota discoteca della zona. La vittima è un ragazzo romano di 20 anni, residente a Montesacro, ritrovato intorno alle 4 del mattino in condizioni drammatiche: trauma cranico, lividi, contusioni e ferite su tutto il corpo.

Aggredito e abbandonato: non ricorda nulla

Un pestaggio brutale e ancora senza un volto. Il giovane ha raccontato alla polizia solo i primi frammenti della serata: “Ricordo di essere entrato in discoteca e di aver preso una bevanda. Poi il buio”. Nessun ricordo dell’aggressione, nessuna immagine di chi lo ha ridotto in quello stato. Le percosse sono state così violente da cancellargli la memoria.

Chi l’ha ridotto così? E perché? Forse un’aggressione scatenata fuori dal locale, magari per un gesto frainteso, una parola di troppo, uno sguardo sbagliato? Gli investigatori del commissariato stanno cercando di ricostruire quanto accaduto, passando al setaccio ogni elemento utile: testimonianze, telecamere, amici presenti quella sera. Nessuna pista è esclusa.

La corsa contro il tempo

A salvarlo è stata la prontezza della sorella, che ha ricevuto una telefonata anonima in piena notte: “Tuo fratello sta male, corri”. Quando è arrivata sul posto, lo ha trovato riverso a terra, semicosciente, livido in volto, il respiro quasi assente.

“Sembrava morto”, ha raccontato in lacrime agli agenti. È stata lei la prima a chiamare i soccorsi. Poco dopo sono arrivate sei volanti della polizia e un’ambulanza del 118. Il giovane è stato immediatamente intubato e portato d’urgenza al Policlinico Umberto I in codice rosso. Lì i medici sono riusciti a stabilizzarlo. Gli hanno diagnosticato trauma cranico, contusioni multiple e ferite al volto, con punti di sutura applicati.

“Sembrava uno straccio buttato via”: la denuncia della sorella

“Mio fratello ha rischiato la vita. Qualcuno lo ha massacrato e poi abbandonato come un rifiuto sul marciapiede. Non si può morire così, nel cuore di Roma, senza che nessuno intervenga”. Le parole della sorella sono un grido di dolore e rabbia, ma anche una richiesta di giustizia.

Ora gli agenti sperano che, col passare dei giorni, il ragazzo possa recuperare qualche ricordo utile a identificare i suoi aggressori. Nel frattempo, le indagini proseguono a tappeto. Si cerca chiunque fosse presente quella notte, chi abbia visto qualcosa, anche solo un dettaglio.

Caccia agli aggressori

Il pestaggio di via Tagliamento è uno dei tanti casi di violenza inspiegabile che continuano a scuotere la Capitale. Gli investigatori stanno lavorando su diverse ipotesi, valutando anche se l’aggressione possa essere legata a un motivo passionale, a una lite esplosa all’interno o all’esterno del locale, o a una “punizione” premeditata.

Intanto la famiglia del ragazzo resta col fiato sospeso: “Non vogliamo vendetta, ma verità e giustizia. Chi ha ridotto così nostro figlio deve essere trovato. E deve pagare”.