Roma, riapre il cinema Majestic: la Regione porta in Consiglio la legge sul recupero delle sale abbandonate

Roma, dopo anni di abbandono, lo storico cinema Majestic di via dei Santi Apostoli si prepara a tornare a vivere nel cuore della Capitale, a pochi passi da piazza Venezia. L’antico palazzo Odescalchi, che per decenni ha ospitato proiezioni e spettacoli, è oggetto di un ambizioso progetto di restauro e rilancio. Non si tratterà di una semplice riapertura, ma della nascita del primo cinema di lusso di Roma. Due sale da 50 posti ciascuna, tecnologia 4K, poltrone extralarge reclinabili, tavolini, luci individuali e prese USB: tutto studiato per offrire un’esperienza esclusiva e contemporanea.
Un nuovo modello di intrattenimento
Il progetto punta a rivoluzionare il modo di vivere il cinema. Accanto alle sale ci saranno ambienti lounge, un ristorante, un cocktail bar e un bistrot operativo tutto il giorno. L’accesso sarà completamente digitalizzato, con prenotazione online, biglietti elettronici e possibilità di affittare le sale per eventi privati e proiezioni su richiesta.

L’idea, ispirata ai modelli già consolidati a Londra, mira a intercettare non solo i cinefili, ma anche un pubblico alla ricerca di esperienze urbane raffinate e multifunzionali. Un ritorno del cinema al centro della vita cittadina, non più relegato alla periferia o all’intrattenimento mordi e fuggi.
Il passato incontra il futuro, a Roma – via Santi Apostoli
Il Majestic non è un cinema qualsiasi. Un tempo noto come cinema Odescalchi, ha fatto parte della grande stagione dell’architettura del Novecento e ha ospitato anche il Teatro dei Piccoli. Tornare in attività in quello stesso spazio significa restituire a Roma un pezzo della sua memoria culturale. La scommessa è duplice: rilanciare il grande schermo e riattivare il tessuto urbano, riportando i cittadini nei luoghi storici della città con un’offerta culturale e commerciale integrata.
Da Roma e Lazio una visione industriale made in Italy
Dietro questo progetto di rilancio c’è la BO Corp, società italiana che opera nel settore cinematografico con una visione chiara: recuperare e rilanciare le sale dismesse nei centri storici. L’idea è nata da Richard Borg, ex amministratore delegato di Universal Italia e oggi a capo della First Class Entertainment (FCE), una rete di piccole sale di lusso europee. L’obiettivo è ambizioso: rifondare l’esperienza cinematografica partendo proprio dal cuore delle città. E Roma, con il Majestic, sarà la punta di diamante di questa operazione.
La Regione Lazio prepara la svolta normativa
Intanto, sul fronte istituzionale, la Regione Lazio si muove. La legge sulla riconversione delle sale cinematografiche abbandonate è pronta per l’approdo in Consiglio regionale. A marzo 2025, la presidente della Commissione Urbanistica Laura Corrotti aveva annunciato che l’accordo era “chiuso al 90%”. Oggi, secondo fonti regionali, il testo sarebbe in dirittura d’arrivo. L’iniziativa rientra in una più ampia legge di semplificazione urbanistica, voluta anche dal presidente Francesco Rocca, che punta a sbloccare il recupero di immobili dismessi e riattivarli a fini culturali.
Cultura e rigenerazione urbana
Il caso Majestic diventa così il simbolo di una tendenza più ampia: la rigenerazione culturale come leva per il rilancio urbano. Non solo cinema, ma veri e propri hub cittadini in cui si intrecciano arte, enogastronomia, socialità e tecnologia. Una visione che guarda al futuro, ma con i piedi ben piantati nella storia. Roma si prepara a cambiare pelle, cominciando da uno dei suoi spazi più iconici. E il ritorno del Majestic potrebbe essere solo il primo passo.