Roma, ‘Sei l’amante della mia compagna’, e lo prende a martellate in strada: grave 39enne

Ha aspettato quello che riteneva essere il rivale in amore all’alba, nascosto tra le auto in sosta, mentre nella testa rimbalzavano mille pensieri: tradimento, rabbia, vendetta. E quando lo ha visto arrivare nei pressi del bar dove stava andando a fare colazione, non ci ha visto più, visto che là c’era anche la sua fidanzata. Lo ha insultato, colpito, schiaffeggiato. Poi ha tirato fuori un martello e ha iniziato a colpirlo con violenza alla testa, lasciandolo riverso in una pozza di sangue sull’asfalto. Non una parola alla donna, nessun tentativo di fuga disperata. Si è semplicemente allontanato, anche se di corsa, e si è diretto al lavoro, come se niente fosse. Ma i carabinieri lo hanno rintracciato poche ore dopo e lo hanno arrestato per tentato omicidio.
L’agguato in strada a Roma
È successo tutto ieri mattina, in via dei Monti di Creta, a Roma, in zona Aurelio Boccea. Un 26enne romano, ormai convinto di essere stato tradito dalla compagna, ha deciso di farsi giustizia da solo. Dopo settimane di sospetti, bugie e silenzi, aveva identificato il presunto amante: un uomo di 39 anni, anche lui romano, che ogni mattina fa colazione in un bar della zona. Lo ha atteso poco lontano, e quando lo ha visto avvicinarsi con la fidanzata, è partito all’attacco.

Prima sono volate minacce e insulti, poi è passato alle mani. Infine ha estratto un martello e ha iniziato a colpire con furia. La vittima è crollata a terra, priva di sensi, con la testa sanguinante. Alcuni passanti e la fidanzata dell’aggressore hanno dato l’allarme e provato a soccorrerlo. Il 26enne, intanto, era già sparito.
Come sta il ferito
I soccorritori del 118 sono arrivati in pochi minuti. Il ferito è stato stabilizzato sul posto e trasportato in codice rossoall’ospedale Cristo Re, poi trasferito al Gemelli, dove è tuttora ricoverato. Le sue condizioni sono gravi: ha un trauma cranico profondo e dovrà essere operato per ridurre le fratture al cranio. La prognosi è di 35 giorni, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
Al lavoro come nulla fosse
I carabinieri delle stazioni Madonna del Riposo e Trionfale si sono messi subito sulle tracce del 26enne. Dopo aver raccolto testimonianze e informazioni, lo hanno trovato al lavoro qualche ora più tardi, nei pressi di piazzale Clodio. La sua calma apparente ha colpito anche i militari: si era presentato regolarmente in servizio, come se nulla fosse accaduto.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. È stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, in attesa dell’udienza di convalida. Intanto i carabinieri stanno cercando di ricostruire il quadro completo. Non solo il movente – un evidente raptus di gelosia – ma anche eventuali precedenti episodi di violenza, finora mai denunciati dalla compagna.
Il timore degli investigatori è che questa non fosse la prima volta. La compagna verrà ascoltata nelle prossime ore, anche per valutare eventuali rischi per la sua sicurezza. Quella che sembrava solo una crisi di coppia potrebbe nascondere un’escalation di violenza taciuta troppo a lungo, esplosa ieri con un gesto che poteva trasformarsi in tragedia.