Roma sfregiata, a Piazza di Spagna arriva il “cubo nero” che fa infuriare cittadini e turisti: “Gualtieri, ti aspettiamo con il carbone”

Non bastava il cartello – brutto – con le indicazioni sbagliate a Piazza Navona. Quella di questi giorni sembra quasi una gara a chi deturpa meglio i luoghi storici di Roma. E allora ecco che a piazza di Spagna, una delle più belle di Roma, proprio lì dove lo sguardo dovrebbe godere della meraviglia della scalinata di Trinità dei Monti, certamente uno dei posti che tutto il mondo ci invidia, adesso spunta un un gigantesco e inquietante “cubo nero”. È il Nuovo Punto Informazione. Peccato che, invece di informare, sembra piuttosto terrorizzare.
Il Nuovo Punto Informazione sembra infatti il livido dopo aver ricevuto un pugno in faccia. E proprio di un “cazzotto nell’occhio” parlano Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina, e Luigi Servilio, capogruppo della Lega nel Municipio I Roma Centro.

450mila euro per un box che nessuno ha chiesto
Una struttura che fa a pugni con l’eleganza della piazza, un contrasto che non passa inosservato e che sta facendo imbestialire cittadini, turisti e perfino esponenti politici. La reazione non si è fatta attendere: «Uno sfregio alla città», tuonano i due leghisti, che chiedono al sindaco Gualtieri di fermare subito quello che definiscono «un obbrobrio calato dall’alto».
Una spesa da 450mila euro per una struttura che nessuno voleva e che, secondo molti, non serve affatto. Non solo per l’impatto estetico devastante, ma anche per la sua inutilità pratica: i bagni ipogei della zona erano già perfettamente funzionanti e l’informazione turistica poteva tranquillamente essere veicolata attraverso soluzioni meno invasive e più armoniche con l’ambiente storico.
Il rischio, denunciano i consiglieri della Lega, è che quel “box” diventi un punto vendita mascherato, una sorta di totem pubblicitario nel cuore di una delle piazze più iconiche del mondo. E i pareri contrari? Ignorati. Già nel 2015 le Soprintendenze avevano bocciato simili interventi, ma evidentemente il Giubileo serve anche a riabilitare vecchie brutture, senza preoccuparsi troppo dei vincoli.
Il cartello brutto e sbagliato a piazza Navona
E non è finita. A Piazza Navona, un altro colpo al buon gusto. Un cartello direzionale in ferro rosso, stile “autostrada urbana”, è stato piazzato a pochi centimetri dalla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. Ostruisce la vista, rovina le foto ai turisti e… dà indicazioni sbagliate. Sì, perché la prima delle tre voci indica il Museo di Roma – Palazzo Braschi con direzione errata: manda i turisti dalla parte opposta, verso lo Stadio di Domiziano. Altro che accoglienza: sembra uno scherzo mal riuscito.
Il tutto accade mentre il centro di Roma è invaso da visitatori in vista del Giubileo e dell’elezione di Papa Leone XIV. Un’occasione d’oro per mostrare al mondo il meglio di sé. E invece, si affiggono cartelli fuorvianti e si installano scatoloni neri che sembrano usciti da un magazzino Amazon.
L’appello a Gualtieri
Roma non è un set da spot elettorali. Roma è patrimonio universale e merita rispetto. Le “opere del Giubileo” non possono trasformarsi in un incubo urbanistico. Perché se l’obiettivo era mostrare la grande bellezza, il risultato – finora – è solo una grande confusione.
E allora, mentre tra i cittadini e gli esponenti dell’opposizione monta la rabbia, ecco l’invito a Roberto Gualtieri. Sindaco, a quando una passeggiata piazza di Spagna, o meglio ancora a piazza Navona, anche se non è Natale? Magari la calza con il carbone si rimedia lo stesso…