Roma, si allargano i divieti di transito attorno la Torre dei Conti: le strade e piazze interessate

Roma, l'incrocio tra via dei Fori Imperiali e via Cavour, sullo sfondo piazza del Colosseo , foto Google Maps

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Roma, con un nuovo atto datato 10 novembre 2025, è stato ampliato il perimetro delle restrizioni alla circolazione nell’area Fori Imperiali–Colosseo, in continuità con la “zona rossa allargata” istituita nei giorni scorsi. La Determinazione Dirigenziale del Comune di Roma interviene “con decorrenza immediata e fino alle cessate esigenze” _ ossia sostanzialmente a tempo indeterminato – per mettere in sicurezza un quadrante cruciale della viabilità e dell’accoglienza turistica, dopo il crollo parziale della Torre dei Conti in largo Corrado Ricci.

Roma, che cosa cambia da oggi attorno la Torre dei Conti

Il provvedimento introduce un divieto di transito in via dei Fori Imperiali, nel tratto e direzione da largo Corrado Ricci a piazza del Colosseo. In piazza del Colosseo, lo stop si applica nel tratto e direzione da via dei Fori Imperiali fino al fronte via Nicola Salvi. Non si tratta di un semplice ritocco: è un passo ulteriore che consolida la chiusura del cuore monumentale per proteggere persone e infrastrutture.

Eccezioni: chi può circolare a ridosso della torre dei Conti di Roma

Restano autorizzati al passaggio autobus ATAC, taxi e velocipedi. È una scelta di equilibrio: da un lato, si limita il traffico privato per ridurre i rischi e garantire corridoi operativi; dall’altro, si preserva un minimo di mobilità pubblica e la possibilità di spostamenti in bicicletta. Per gli utenti, la regola è semplice: se non rientrate tra queste categorie, in quelle tratte non si passa.

Continuità con la “zona rossa” del 4 novembre: Roma centro off limits

Il nuovo dispositivo integra il precedente e dà seguito all’ordinanza che, il 4 novembre, aveva blindato l’area tra via Torre dei Conti, largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali, con evacuazioni e chiusure mirate. Oggi la cornice si allarga sul fronte della circolazione: lo stop su Fori e Colosseo è pensato per “fluidificare” in sicurezza i flussi residui e per tenere sgomberi i percorsi di soccorso, senza contraddire – ma anzi rafforzando – la logica della zona rossa.

Perché l’estensione dei divieti serve alla sicurezza di mezza Roma

La vicinanza dei fronti stradali alle aree di cantiere e alle porzioni instabili impone margini di rispetto maggiori. Riducendo l’esposizione al traffico, si limitano vibrazioni, interferenze e assembramenti che potrebbero complicare le operazioni di monitoraggio e di messa in sicurezza. È un approccio di prevenzione: creare “vuoto operativo” attorno al perimetro critico per permettere a tecnici, forze dell’ordine e protezione civile di lavorare in continuità.

La cornice legale: atti e competenze

Il provvedimento richiama il quadro normativo di riferimento (D.Lgs. 285/1992, art. 5, 6, 7 e 37; D.Lgs. 267/2000, art. 107; D.P.R. 495/1992) e i precedenti regolamentari capitolini, oltre al parere favorevole della U.I.T.S.S. La responsabilità del procedimento è in capo al direttore Guido Calzia, che ha attestato l’assenza di conflitti d’interesse e la legittimità dell’azione. In termini pratici, significa che le modifiche alla circolazione hanno piena copertura amministrativa e sono immediatamente esecutive.

Durata: fino alle “cessate esigenze”

Non c’è una scadenza prestabilita. La dicitura “fino alle cessate esigenze” riflette la natura evolutiva dell’emergenza: i divieti resteranno attivi finché i tecnici non certificheranno condizioni di stabilità e sicurezza. È la stessa logica già vista nella prima ordinanza: prima la tutela dell’incolumità pubblica, poi il ripristino graduale della normalità viaria.

Cosa devono fare residenti e automobilisti

Chi proviene dal centro storico o dall’asse Cavour–Quirinale deve evitare l’accesso alle tratte interdette e anticipare le deviazioni, privilegiando gli itinerari perimetrali. Per chi si muove in bici, il transito resta consentito ma con massima prudenza, rispettando barriere e segnaletica. Gli utenti del TPL trovano garantito il corridoio per gli autobus ATAC; i taxi possono servire l’area su percorsi autorizzati. Per esigenze non differibili (trasporti sanitari, emergenze) vale il coordinamento con la Polizia Locale in campo.

Turisti e pedoni: accessi regolati

Se la prima ordinanza aveva già limitato fortemente l’accessibilità pedonale nell’area Torre dei Conti, l’estensione dei divieti su Fori e Colosseo comporta ulteriori cambi di approccio per i visitatori. I varchi sono presidiati e la segnaletica indirizza verso percorsi alternativi. È fondamentale attenersi alle indicazioni degli operatori e non forzare le transenne: oltre a essere sanzionabile, è soprattutto pericoloso in una zona sottoposta a monitoraggi continui.

Impatto su attività e servizi

Le misure incidono su logistica, carico-scarico e approvvigionamenti. In assenza di accesso veicolare privato, le consegne dovranno organizzarsi su finestre e varchi autorizzati, coordinandosi con gli agenti. Per i commercianti già toccati dalla zona rossa, il quadro non cambia nella sostanza: la priorità resta la sicurezza. L’invito dell’amministrazione è a utilizzare canali ufficiali per eventuali deroghe temporanee, sempre motivate e coerenti con il perimetro di rischio.

I prossimi passi

Si prosegue con rilievi, perizie e messa in sicurezza progressiva, mentre la Procura e gli uffici tecnici fanno il loro corso. Ogni aggiornamento sulle riaperture seguirà l’esito delle verifiche statiche e delle indicazioni della Polizia Locale. La linea è chiara: prima si mette in sicurezza il monumento e l’area, poi si riapre. Fino ad allora, restano in vigore i divieti su via dei Fori Imperiali e piazza del Colosseo, con le sole eccezioni per ATAC, taxi e velocipedi. La città protegge il suo patrimonio, e lo fa partendo dalla tutela delle persone.