Roma, sottopasso trasformato in alloggio di fortuna ripulito da Ama: identificate 10 persone

Roma, sottopasso trasformato in alloggio di fortuna ripulito da Ama: identificate 10 persone. Un’operazione mirata a contrastare il degrado urbano ha interessato il sottopasso della stazione di Trastevere, nelle vicinanze di Piazza della Radio. Un luogo che negli ultimi tempi si era trasformato in un alloggio di fortuna per persone senza fissa dimora è stato oggetto di un intervento coordinato dalle forze dell’ordine e dai servizi cittadini.
A Roma l’Ama ripulisce il sottopasso di Trastevere
L’operazione, condotta dalla Polizia Locale di Roma Capitale, Gruppi XI Marconi e XII Monteverde, con l’ausilio della Polizia di Stato e dalla Sala Operativa Sociale, ha permesso di identificare dieci individui di diverse nazionalità, di età compresa tra i 30 e i 70 anni. Un cane, un meticcio di taglia media trovato sul posto, è stato affidato a cure veterinarie. La situazione di precarietà in cui versava l’area era evidente: giacigli improvvisati, masserizie accumulate e rifiuti sparsi testimoniavano le difficoltà di chi aveva scelto questo spazio per cercare riparo.

Riparo di fortune e alloggio per tanti, troppi cittadini di Roma ma non solo
Durante l’intervento, è stato offerto supporto alloggiativo ai presenti. Tuttavia, solo un uomo di nazionalità bosniaca, di 33 anni, ha accettato l’assistenza proposta. Gli altri hanno preferito rimanere autonomi, nonostante la disponibilità di alternative temporanee messe a disposizione dal Comune. Alcuni dei presenti, trovati privi di documenti identificativi, sono stati accompagnati presso gli uffici competenti per le procedure di fotosegnalamento e ulteriori verifiche.
La pulizia e il fotosegnalamento
Il ruolo dell’Ama, l’azienda municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti nella capitale, è stato cruciale per restituire decoro all’area. Gli operatori, con il supporto di mezzi specializzati, hanno provveduto alla rimozione di una grande quantità di rifiuti e materiali abbandonati, riportando ordine in una zona che era diventata simbolo di abbandono e disagio sociale.