Roma, Tari e canoni di locazione, i pagamenti slittano a aprile e maggio: tutte le info


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A Roma, quest’anno, i termini per il pagamento della Tari e del Canone Unico Patrimoniale subiranno un rinvio. L’Amministrazione ha deciso di rivedere i criteri di calcolo della tassa sui rifiuti e dei canoni di occupazione del suolo pubblico, rimasti invariati dal 1977. In alcune zone della città, come ai Parioli, si pagava meno rispetto ad altre, come San Lorenzo. L’obiettivo è adeguare il sistema a criteri più equi e aggiornati.

Roma, slittano Tari e canoni di locazione

A causa di questi aggiornamenti, il Campidoglio ha deciso di concedere più tempo ai contribuenti per effettuare i pagamenti. Per la Tari, la prima rata potrà essere versata entro il 31 maggio anziché il 30 aprile. Resteranno invece invariate le scadenze delle successive due rate, fissate al 31 agosto e al 30 novembre 2025. Buone notizie anche per gli importi: la tassa sui rifiuti subirà una leggera riduzione, pari all’1% per le utenze domestiche e oltre il 2% per quelle non domestiche. Il provvedimento è attualmente in discussione in Commissione Bilancio e sarà votato in Aula Giulio Cesare nella prossima settimana.

A Roma la rivoluzione dei vecchi criteri

Per quanto riguarda il Canone Unico Patrimoniale, il Comune ha introdotto un nuovo metodo di calcolo basato sui parametri OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una rivoluzione, poiché i vecchi criteri erano fermi da quasi cinquant’anni, senza tener conto delle trasformazioni urbanistiche ed economiche della città. Il nuovo sistema assegna valori aggiornati in base al contesto e alla superficie commerciale occupata.

Con il vecchio regime, c’erano forti disuguaglianze nei pagamenti: alcune aree pagavano molto meno rispetto ad altre nonostante il valore reale del suolo fosse diverso. Il nuovo metodo di calcolo mira a riequilibrare questa situazione: in alcune zone, come San Lorenzo, i costi per l’occupazione del suolo pubblico diminuiranno, mentre aumenteranno in quartieri più centrali e di pregio come Piazza Navona, il Pantheon o alcune parti dei Parioli.

Il nuovo canone

Il nuovo canone sarà composto dal valore OMI, a cui verranno applicati specifici coefficienti stabiliti da Roma Capitale. Ogni tipologia di occupazione avrà una quotazione diversa: un passo carrabile avrà un costo differente rispetto a un chiosco o a un dehors di un ristorante, così come un ponteggio rispetto a una bancarella a rotazione. Secondo le stime, l’adeguamento porterà nelle casse comunali circa 10-12 milioni di euro in più.

I pagamenti saranno scaglionati per evitare oneri eccessivi immediati. Il canone per la diffusione di messaggi pubblicitari, che inizialmente scadeva il 31 gennaio, dovrà essere saldato entro il 31 marzo. Per il canone patrimoniale di occupazione permanente del suolo pubblico, la scadenza slitta al 30 aprile, con le successive rate fissate al 31 luglio e al 31 ottobre.

La revisione delle tariffe

La revisione delle tariffe rappresenta un passo significativo verso una maggiore equità fiscale e un aggiornamento necessario delle regole comunali. I contribuenti avranno più tempo per adeguarsi ai nuovi parametri, evitando sorprese e garantendo una transizione più fluida al nuovo sistema.