Roma, via ai 6 ‘grattacieli’ di Colle della Strega: con l’ok dei sindaci ‘green’ Veltroni, Raggi e Gualtieri

Roma, sullo sfondo il permesso di costruire della lottizzazione di Colle della Strega, in primo piano gli ex sindaci Velòtroni e Raggi e l'attuale primo cittadino Roberto Gualtieri

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Via ai 6 ‘grattacieli‘ di Roma sud, località Colle della Strega, in via dei Ragazzi del ’99: con il primo ok (quello più ‘antico’, classe 2005) di Valter Veltroni, l’ulteriore Convenzione di Gianni Alemanno del 2013 e, infine, con il permesso di costruire del 2019 di Virginia Raggi, l’ex sindaca grillina. Anche se la lottizzazione vera e propria parte solo ora, nel corso dell’era politica dell’attuale sindaco dem Roberto Gualtieri. Ci troviamo in zona Laurentina, dove stanno prendendo forma i primi due dei sei nuovi palazzoni in programma a ridosso del Fosso della Cecchignola: saranno alti 22,5 metri.

Via ai 6 ‘grattacieli’ di Roma sud, spauracchio degli ambientalisti degli anni 2000

Un progetto edile che rappresentò un vero e proprio ‘ecomostro‘ da fermare in ogni modo per gli ambientalisti attivi in zona nei primi anni ‘2000, che lo osteggiarono frontalmente e platealmente, dal punto di vista politico.

I primi due edifici (su sei) sono in fase costruzione, come ci conferma l’assessore all’Urbanistica del IX Municipio di Roma – Giunta Di Salvo – Manuel Gagliardi. Un cantiere che segna l’inizio tangibile di un Piano Urbanistico che ha attraversato tre amministrazioni comunali nel corso degli ultimi 20 anni: prima Veltroni, poi Raggi e infine Gualtieri.

Le vere e proprie ‘barricate‘ politiche dei cittadini dei primi anni 2000 non sono evidentemente bastate. Oggi, certo, tutto tace. Dopo due decenni, le ‘torri‘ iniziano a sorgere in una delle aree più controverse del quadrante meridionale della Capitale. Il progetto urbanistico, difatti, nasce ufficialmente il 28 ottobre 2005, durante il secondo mandato dell’allora sindaco Walter Veltroni, poi divenuto dopo, appena due anni, il segretario nazionale del nascente PD.

Allora, sull’area di Roma sud, incombeva l’inceneritore che l’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, avrebbe voluto realizzare nella discarica di Albano. Marrazzo fu nominato dal premier Romano Prodi anche Commissario dell’emergenza rifiuti regionale. Proprio Marrazzo, per il tramite di Acea e Ama, avrebbero voluto realizzare un mostro brucia rifiuti poi bloccato dalle proteste dei cittadini. Sulla vicenda di Colle della Strega, l’ex governatore Marrazzo non prese posizione, secondo le dichiarazioni dell’epoca di Di Gioia, Presidente dell’associazione che difendeva l’area.

Oggi, su questa stessa area, incombe il ‘nuovo’ inceneritore che Gualtieri (nominato dall’ex premier Draghi Commissario dei Rifiuti di Roma), vuole realizzare con Acea e Ama a Santa Palomba, al confine con la stessa discarica di Albano, a 500 metri di distanza dal primo progetto sempre in quota dem. Sembra un déjà vu politico, ma non lo è. Fu Veltroni, come anzidetto, il primo a mettere nero su bianco nel 2005 il Programma di recupero EdileLaurentino” – Colle della Strega che il nostro giornale è anche in grado di mostrarvi.

I 6 ‘grattacieli’ di Roma sud ‘sforbiciati’ dall’ex sindaca grillina Raggi: con la spinta di Gianni Alemanno

La versione della lottizzazione di Veltroni è stata oggetto di una successiva convenzione dell’8 maggio 2013, sottoscritta sul finire del mandato dell’ex sindaco, Gianni Alemanno. È stata poi ‘sforbiciata’ dai grillini e prevede ‘solo’ sei ‘grattacieli‘ alti 22,5 metri.

Dopo una lunga fase di stallo, il piano è stato sbloccato da un punto di vista procedimentale quindi il 25 luglio 2019, sotto l’amministrazione dell’ex sindaca Virginia Raggi, con il rilascio del permesso di costruire.

Sì di Veltroni e Raggi, la lottizzazione parte solo sotto Gualtieri

Ma è solo nel 2025, sotto l’attuale Giunta guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, che il progetto diventa realtà concreta. I cantieri sono attivi, le prime gru sono al lavoro per realizzare i primi due palazzoni. È in corso di sistemazione anche il Fosso della Cecchignola. Un intervento idraulico necessario ma non sufficiente, secondo molti cittadini della zona, a mitigare l’impatto complessivo delle nuove costruzioni sull’ecosistema locale.

Un nuovo skyline per la Laurentina

Le sei ‘torri‘ sorgeranno, quindi, in un’area che offre una vista privilegiata sul Colle della Strega, una zona collinare ricca di vegetazione e fascino paesaggistico. I nuovi edifici, con i loro oltre venti metri di altezza, rappresentano una netta discontinuità con l’urbanistica storica della zona? Un cambio di prospettiva che ridefinisce lo skyline del quartiere Laurentino?

L’ex sindaco Gianni Alemanno, firma la Convenzione Colle delle Streghe a maggio 2013

L’eredità politica ingombrante per le Giunte ‘green’ Gualtieri – Di Salvo

Sebbene l’attuale amministrazione non abbia avuto un ruolo diretto nell’autorizzazione dell’intervento edilizio, è sotto la guida del sindaco Roberto Gualtieri e della mini-sindaca Titti Di Salvo che il progetto entra nella sua fase esecutiva.

Nel corso dell’ultima campagna elettorale 2021 si è parlato, dai parte dei due sindaci, di verde e di consumo di suolo, uno dei mali della società moderna, che avrebbe dovuto essere fermato, ad ogni costo. Un ‘paradosso politico’ che fa discutere visto il silenzio assoluto e totale che circonda l’avvio di questo cantiere. I grattacieli, voluti da Veltroni e approvati da Raggi, nascono – è un dato di fatto – sotto Gualtieri e Di Salvo. Sindaci che ‘lasciano’ che la macchina amministrativa faccia semplicemente (e nel silenzio dei media) il suo corso. Tutto in regola, tutto secondo la legge.

La vicenda rappresenta uno degli esempi più evidenti di come la pianificazione urbanistica romana soffra di tempi lunghi, ritardi strutturali e continuità amministrative spesso silenziose ma determinanti. Intanto, la città cambia volto e lo fa spesso senza un vero dibattito pubblico e politico.

Una città che si espande, ma a quale prezzo?

Con questi sei grattacieli, Roma Sud aggiunge un tassello edile alla sua trasformazione. Ma le domande restano: chi decide davvero il futuro urbanistico della Capitale? La politica o sempre i soliti costruttori? E a quale prezzo ambientale? La costruzione di nuove torri in un’area storicamente delicata come quella del Colle della Strega solleva interrogativi che non possono essere liquidati come meri tecnicismi. Roma cresce, si verticalizza, e lo fa spesso con progetti nati in altri tempi, lontani dalle esigenze attuali. Mentre i cantieri avanzano, i cittadini attendono risposte sul piano ambientale. Ma, probabilmente, questi stessi cittadini, otterranno, dagli amministratori in carica, solo ulteriori promesse di “Più verde e stop al consumo di suolo” in vista della prossima campagna elettorale 2027.

Roma, stralcio permesso di costruire classe 2019, sotto l’era politica Raggi
Roma, l’area di via Ragazzi del ’99 su cui stanno sorgendo i 6 ‘grattacieli’ via Colle della Strega, Municipio IX
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, su un cantiere