Salvini al processo Open Arms: “Soldi degli italiani sprecati, io ho fatto solo il mio dovere” (video)

Russiagate

Durante una pausa del processo Open Arms, Matteo Salvini ha parlato coi giornalisti. «In un momento in cui si parla di difesa dei confini in altre parti del mondo, io ho fatto quello che era un mio dovere, quindi non ho nessuna preoccupazione da questo punto di vista.  «È solo il tempo che si perde e i soldi che costa al contribuente italiano». Così il leader della Lega, dall’aula bunker all’Ucciardone di Palermo. L’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito lo sbarco ai profughi soccorsi dalla nave dell’ong nell’estate del 2019.
«Abbiamo chiesto un incontro a Palazzo Chigi, non solo come Lega ma come centrodestra, perché nel provvedimento fiscale c’è scritto che si ipotizza un aumento con il sistema duale delle tasse sui bot, sui titoli di Stato e, quindi, sui risparmi, sulla cedolare secca sugli affitti e con la riforma del catasto».

“Ipotizzare l’aumento delle tasse è impensabile”

«Evidentemente se aumenta il valore di una casa aumentano le tasse che i cittadini pagano sulla casa e ci sono ripercussioni sull’Isee e sui contributi pubblici e sul portafogli delle famiglie. C’è la guerra, la pandemia e ipotizzare aumenti di tasse non è assolutamente immaginabile. Mi fa piacere che Draghi dica a parole non voglio aumentare le tasse, ma la Lega e il centrodestra non possono votare un documento dove c’è scritto che possono aumentare le tasse. Sperando che la pace torni a prevalere, noi ci preoccupiamo di proteggere i risparmi e la casa degli italiani, già c’è l’inflazione che cresce, la benzina, le bollette su cui ho chiesto a Draghi un altro intervento, per altri miliardi per sostenere le famiglie e le imprese che non ce la fanno a pagare le bollette. Ipotizzare di aumentare le tasse è impensabile».

Guarda il video dell’intervista al leader della Lega

Al processo Open Arms la difesa di Salvini ricorda: “Nessun migrante è stato ricoverato”

Nessun migrante a bordo della Open Arms era stato ricoverato una volta ricevuto il via libera allo sbarco in Sicilia, le loro condizioni erano infatti “discrete” tanto che non era possibile escludere l’eventualità di un ulteriore viaggio verso la Spagna. Lo sottolinea la difesa di Matteo Salvini, dopo le testimonianze di Vincenzo Asaro, dirigente dell’Asp di Agrigento salito a bordo nell’agosto 2019 e della dottoressa Cristina Camilleri (Responsabile Cta Dipartimento salute mentale di Agrigento). Entrambi i testimoni sono stati chiamati dall’accusa. Va rimarcato che la Open Arms aveva rifiutato di sbarcare 39 persone a Malta e che i governi di Madrid e Roma avevano già dato disponibilità per mettere a disposizione navi alternative per facilitare la navigazione verso la Spagna. Salvini è difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno.