Salvini contro Letta a compagni: “Parla solo di armi, chi vuole la pace viene attaccato”

“Una volta veniva criticato qualcuno se parlava di guerra, adesso da sinistra si levano critiche se qualcuno parla di cessate il fuoco, di disarmo nucleare e di pace. Si invertono i ruoli. Una volta c’era la sinistra ‘peace and love’ e adesso c’è la sinistra di Letta che parla di armi. Io preferisco parlare di pace”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un incontro della scuola politica della Lega a Milano sulle critiche alle parole del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sulla pace in Ucraina.
“Con tutto il rispetto, Silvio Berlusconi è Silvio Berlusconi. A uno può piacere o meno, ma con tutto quello che ha fatto nella vita ha lasciato una traccia nella storia del nostro Paese. Prima di criticare Silvio Berlusconi qualcuno dovrebbe contare fino a cinque”.

Salvini sulla pace e sul centrodestra
“Sono assolutamente tranquillo e credo che si possa stravincere in tutte e tre le regioni che andranno al voto Io sono tranquillissimo”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un incontro a Milano della scuola politica del partito. “I governatori della Lega sono fra i più apprezzati d’Italia e la Lombardia è tornata a correre dopo i due anni di devastazione della pandemia. E’ tornata ad essere un modello di buona gestione anche in campo sanitario”.
In Sicilia, ha continuato, “decideranno i siciliani. Sono convinto che vinceremo in Sicilia, come e con chi lo decideranno i siciliani. In Lombardia penso che la squadra attualmente al governo sia di eccellenza”, mentre “c’è da scegliere velocemente sulla Regione Lazio, dove siamo all’opposizione. Lì va individuato un candidato e lo chiedo al centrodestra per evitare ritardi che ci furono sulle scelte dei candidati sindaci di Roma e Milano”. “Non penso che la legge elettorale sia una priorità per gli italiani. Se ne occuperà il prossimo Parlamento” “A me piacerebbe che assieme ai parlamentari gli italiani votassero nel 2023 anche una bella assemblea costituente, scegliendo 100 personalità d’eccellenza, anche al di fuori del mondo dei partiti, che, con calma e senza avere assilli partitici, rileggano e riaggiornino la nostra Costituzione”.