Salvini: “Il terrorismo islamico è anche business”. E punta il dito sui finanziamenti alle Ong

Salvini

“Dovremmo anche scoperchiare il tema dei finanziamenti delle organizzazioni internazionali. Facciamo nomi e cognomi: Amnesty international”, ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, intervenendo al 34esimo Congresso Nazionale della Federazione delle Associazioni Italia-Israele.

“Il terrorismo islamico è anche un business e sono convinto che sui conti correnti all’estero di questi bestiali macellai ci siano decine di milioni di euro a cui anche i Paesi occidentali stanno contribuendo”, ha messo in guardia il vicepremier.

“La maggioranza degli italiani è con Israele, ma è silenziosa”

“Sono sicuro – ha detto il ministro – che la maggioranza degli italiani è con la democrazia, la vita, la libertà. E’ con quegli ostaggi. Però da italiano mi spiace sia silenziosa, per prudenza”.

“E’ chiaro – ha dichiarato il leader della Lega – che ognuno può avere la sua opinione del governo israeliano, del governo Netanyahu. Ognuno può pensare quello che vuole, non sta a me giudicare, quando la gente vota è sempre la cosa giusta, a prescindere da chi mi sta simpatico o meno. Però un conto è contestare un’azione di governo, come quando si è discusso della riforma della giustizia del governo israeliano, c’è stato un dibattito libero. Poi però è sottile il filo: contro il governo, contro il Paese, contro lo Stato e contro un intero popolo. Io conto che dal disastro umano del 7 ottobre nasca una nuova consapevolezza: gli italiani non possono fare finta di niente. O di qua o di là. Chi difende Israele, difende l’Italia e difende le libertà occidentali”.

Salvini: “I diritti civili valgono a Roma come in Iran”

Per Salvini, “chi difende Israele difende la vita, i diritti civili – ha aggiunto -. Come fai a difendere i diritti civili a Roma, Milano e Palermo, quando ci sono 60 paesi al mondo dove l’omosessualità è reato e quando a Gaza se sei omossesuale rischi 10 anni di carcere, se non la pena di morte. Non è che i diritti civili a Roma o Milano siano diversi dai diritti civili in Iran. Quando l’Iran sostiene e rivendica il diritto presunto a cancellare lo Stato di Israele, l’Iran deve essere isolato dalla comunità internazionale civile”.