Sanità da incubo nel Lazio: ecco i numeri che bocciano D’Amato e Zingaretti

ospedali da incubo

Ospedali da incubo nel Lazio: lo conferma anche la classifica stilata dalla rivista statunitense Newsweek. Un report che “cancella definitivamente la narrazione trionfalistica di Zingaretti, gli alibi e gli annunci per la propaganda elettorale”. Come ricorda Fdi in Regione Lazio con il suo cosnsigliere Giancarlo Righini, “la sinistra al governo della Regione ha palesato lacune incolmabili in capacità progettuali e organizzative.

Ospedali da incubo nel Lazio: si salva solo il Sant’Andrea

“Sia nella Capitale che nelle province, sia nei grandi centri che nelle zone nell’interno, la rete ospedaliera è stata fortemente ridimensionata, senza minimamente potenziare la medicina territoriale”. L’unica eccellenza? La neurochirurgia dell’Ospedale Sant’Andrea, Guarda caso il nosocomio inaugurato dall’allora governatore del Lazio Francesco Storace.  Tutti gli altri ospedali del Lazio, compresi quelli di Roma, sono invece fuori dalla classifica dei migliori nosocomi internazionali e si piazzano male nella graduatoria nazionale. “Purtroppo non è una notizia”, osserva Righini.

In certi casi solo un fortunato su 10 viene esaminato entro i tempi di attesa

Nelle stesse ore, in una nota il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità, ha elencato altri dati horror. “Il sistema sanitario del Lazio, Regione che il governatore guida da dieci anni a questa parte e dove prenotare un esame specialistico, anche urgente, è un calvario, una vera e propria odissea”. I numeri sono pressto detti: “Attese sterminate e nervi a fior di pelle, questo è quello a cui vanno incontro i cittadini della nostra Regione, finendo poi, in molti casi, per ricorrere al privato per sfinimento. Ma che cosa fa chi non può spendere privatamente? Questa è la domanda che rivolgiamo direttamente a Zingaretti. Noi abbiamo verificato i dati di una settimana a caso, la scorsa, per quanto riguarda le prenotazioni degli esami diagnostici sul sito SaluteLazio, dati trasparenti che sono a disposizione di tutti. Ebbene, per fare qualche esempio, sapete – si domanda ancora Giannini – quante tac addome superiore rispettano i tempi d’attesa? Solo il 68%. E per un Ecg da sforzo? Solo il 15%. Per una risonanza addome inferiore? Il 44% delle prenotazioni. Risonanza al cervello? 59%. Ecografia alla mammella? 67%. Ecografia a capo e collo? 67%. Colonscopia? 60% di indice Tda. E potremmo continuare. Insomma – conclude Giannini – se si ha il sospetto di avere un male, anche grave, bisogna attendere mesi e mesi e fare gli scongiuri. Noi tutto questo non lo dimentichiamo e ne siamo certi, non lo dimenticheranno nemmeno i cittadini del Lazio”